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In gravidanza è molto importante adottare un regime alimentare che sia in grado di soddisfare il fabbisogno della mamma e del nascituro, una necessità che si conferma ancor più valida in età pediatrica, per il corretto sviluppo del bambino. Se però si segue una dieta vegetariana, a quali rischi ci si espone? Risponde ai nostri […]
In gravidanza è molto importante adottare un regime alimentare che sia in grado di soddisfare il fabbisogno della mamma e del nascituro, una necessità che si conferma ancor più valida in età pediatrica, per il corretto sviluppo del bambino. Se però si segue una dieta vegetariana, a quali rischi ci si espone? Risponde ai nostri microfoni la dottoressa Margherita Caroli – Pediatra-Nutrizionista, Coordinatore del position paper sulle diete vegetariane.
Dottoressa Caroli, le diete vegetariane sono adeguate in gravidanza e in età pediatrica?
«Le diete vegetariane tout court non sono adeguate né in gravidanza né in età pediatrica fino all’adolescenza perché sono carenti di diversi nutrienti importantissimi sia per la crescita fisica del bambino sia per lo sviluppo neuromotorio. Dalla gravidanza il bambino ha bisogno di tanti nutrienti specialmente per la crescita cerebrale, fra questi, soprattutto la vitamina B12, il ferro e l’acido grasso essenziale DHA. Queste sostanze servono alla crescita del cervello e alla produzione di neurotrasmettitori che sono indispensabili per lo sviluppo corretto di tutto un patrimonio di capacità cognitive e motorie che il bambino deve sviluppare».
«Una dieta sana – specifica la dottoressa – è quella che non ha bisogno di supplementazioni ed è in grado di prevenire le malattie croniche e degenerative, sia in età pediatrica sia nell’adulto. Immaginiamo le diete vegetariane come inizio di una lunga retta dove da un capo c’è la dieta vegetariana, dall’altro lato la dieta junk food di stampo americano, ed esattamente al centro la dieta mediterranea. Quanto più le diete si discostano dal modello mediterraneo, tanto più sono a rischio di carenze o di eccessi di nutrienti e quindi non adatte al bambino».