Il dg Bevere: “L’obiettivo è che alle risorse impiegate corrispondano risultati in termini di salute”
Il Rapporto OCSE, presentato di recente, racconta un’Italia notevolmente migliorata negli ultimi decenni, almeno sotto il profilo dell’assistenza sanitaria. Il nodo da sciogliere, tuttavia, resta quello della sostenibilità del sistema.
Una sostenibilità non esclusivamente economica, ma che coinvolge anche altri fattori: dallo sviluppo tecnologico alla crescita professionale degli operatori. Francesco Bevere, direttore generale di Age.Na.S., sul tema si è così espresso: “Ulteriori riduzioni di risorse, in assenza di cambiamenti strutturali, non appaiono compatibili con la sostenibilità del sistema sanitario, già messo a dura prova dalle manovre dei precedenti governi. Anche le Regioni cosiddette “virtuose” potrebbero avere seri problemi se non si rafforzano gli interventi volti al recupero delle risorse impiegate con modalità inappropriate ed inefficienti, entrando capillarmente nei livelli di complessità che caratterizzano ogni sistema sanitario locale”.
E’ proprio all’Age.Na.S., peraltro, che il nuovo Patto per la salute affida un ruolo molto incisivo. Sarà infatti l’agenzia a monitorare, analizzare e controllare l’andamento dei singoli Sistemi Sanitari Regionali e relative Aziende sanitarie, con l’obiettivo di rilevarne in via preventiva eventuali deficit. “Il punto debole del sistema rimane quello della disomogeneità sul territorio nazionale degli interventi di riqualificazione dei servizi di assistenza sanitaria. Per questa ragione – sostiene Bevere – Age.Na.S. approfondirà a il tema delle disuguaglianze e ne metterà a fuoco le ragioni. Non sempre ad un risanamento dei conti in sanità corrispondono analoghi miglioramenti sul fronte della riqualificazione e dell’offerta dei servizi alla persona. Saremo soddisfatti – continua il dg – quando potremo documentare un corretto equilibrio tra l’efficienza delle risorse impiegate ed i risultati ottenuti in termini di salute”.
Verranno inoltre implementate le misure anticorruzione, grazie ad un Protocollo d’intesa stipulato con l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), che prevede una revisione dei “sistemi di controllo interno” delle aziende sanitarie. Forte attenzione, inoltre, verrà posta al rafforzamento delle attività del Piano Nazionale di Valutazione degli Esiti (PNE), alla valutazione dell’assistenza territoriale ed alla formazione manageriale. “Age.Na.S. – sostiene Bevere – detiene capitale intellettuale e capacità d’intervento che, se adeguatamente rafforzati, possono concretamente costituire un ausilio ed un supporto per le nostre Regioni”.