Il nuovo “colpo” immobiliare dell’Enpam, parla il Presidente Alberto Oliveti: «Abbiamo da poco comprato lo stabile della “Rinascente” tedesca a Stoccarda, la città più ricca della Germania. Intanto apre Fico a Bologna, altro nostro investimento che mira a sostenere salute e ambiente»
Sfide future da affrontare con «investimenti importanti e interventi opportuni con sinergie a ricaduta positiva sull’ambiente» così Alberto Oliveti, Presidente Enpam, intervistato da Sanità Informazione, definisce gli investimenti patrimoniali fatti dalla Fondazione negli ultimi anni. Di recente, l’Ente nazionale di previdenza ha acquisito la struttura della Rinascente di Stoccarda, tra le città più ricche della Germania, che a tutti gli effetti rientra adesso nei patrimoni della Fondazione insieme a Fico Eataly World (Fabbrica Italiana Contadina), il parco agroalimentare che sarà inaugurato il 15 novembre a Bologna. «Un investimento che deve simboleggiare l’esigenza di mettere al centro la biodiversità italiana – commenta il Presidente Oliveti – attraverso una corretta dieta (e la dieta mediterranea lo è) la necessità di non sprecare il cibo e preservare la salute».
Intanto l’Enpam ha festeggiato i suoi ottant’anni con l’iniziativa ’80 voglia di crescere’ questo il titolo del Convegno organizzato per l’anniversario della Fondazione. Ed è questo, secondo il Presidente Alberto Oliveti, l’imperativo da realizzare: continuare a crescere nella risposta previdenziale e attraverso investimenti importanti per gli iscritti di oggi e di domani.
Presidente, 80 anni. Quali sono i numeri dell’Enpam oggi?
«I numeri di Enpam oggi sono numeri importanti, siamo una Fondazione fatta da 365 mila medici contribuenti, 105 mila pensionati abbiamo una crescente componente femminile. Della parte attiva il rapporto è 200mila maschi e 165mila femmine, una professione, una cassa che si sta progressivamente “femminilizzando”, portandosi dietro le problematiche collegate alla famiglia, alla genitorialità. Stiamo facendo un’assistenza strategica e puntuale che si sta declinando nella logica di dare il bonus bebè: 1500 euro a 700 mamme in gravidanza, inoltre stiamo dando una polizza long term care a tutti gli under 70, stiamo erogando mutui per la prima casa e oggi anche per gli studi professionali con un evidente indirizzo per la componente giovanile della categoria, quindi stiamo facendo tante cose positive in termini di assistenza strategica. L’Enpam ha dei numeri importanti in termini di sostenibilità: abbiamo 50 anni di tenuta dimostrata dalle rigorose regole Fornero, se non entrasse più un solo euro all’Enpam sotto forma di contributo, per ben 13 anni potremo continuare a pagare le pensioni che abbiamo pagato l’anno precedente. Sempre per tornare ai numeri, siamo un Ente che oggi gestisce un patrimonio fatto dai contributi pagati dagli iscritti che non sono stati utilizzati per pagare le loro pensioni ma messi a garanzia della tenuta sistema: un sistema a catena, a patto intergenerazionale. Stiamo pensando di utilizzare una parte di questo patrimonio per sostenere il lavoro che verrà e quindi dare un futuro alle giovani generazioni interrompendo il preconcetto che i pensionati stanno mangiando il futuro: noi il futuro vorremo renderlo positivo per le nuove leve che verranno. Un patrimonio importante gestito in maniera molto chiara. Numeri che confermano la solidità dell’Enpam in termini di sostenibilità. Questi numeri mostrano una fotografia della Fondazione “rassicurante” ma noi non ci accontentiamo, siamo alle prese con delle sfide del futuro: la sfida dell’economia, della demografia, della digitalizzazione. Stiamo molto attenti a prevedere le linee di questo cambiamento con interventi opportuni, tanto è vero che parliamo non soltanto di un welfare della tranquillità ma di un welfare delle opportunità, un welfare generativo di valore che possa permettere ai professionisti di cogliere le opportunità professionali che oggi si estendono a tutta l’Europa».
Riguardo al patrimonio, abbiamo sentito nomi importanti: Amazon, Whirpool. Ci vuole anticipare qualcos’altro?
«Stiamo facendo investimenti importanti, posso annunciarvi che per esempio nell’ambito della componente immobiliare abbiamo comprato la Rinascente di Stoccarda, che è forse la città più ricca della Germania, a metà con poste italiane, e stiamo ragionando anche su investimenti sul territorio nazionale che possano avere una ricaduta economica sulle nostre professioni. Stiamo valutando la possibilità di interagire con i nostri grandi player: ho parlato di Eni ma posso parlare di Enel nelle quali abbiamo pacchetti azionari di investimenti importanti, ma cerchiamo anche delle sinergie a ricaduta positiva sull’ambiente, sul sociale, sulla crescita delle popolazioni, dei “ponti di civiltà”, nei quali si possa prevedere uno sviluppo professionale reciproco da un lato ma anche con una ricaduta di effetti sociali consistente e misurabile dall’altro».
Sugli investimenti “green” si riferisce a Fico?
«Fico è un investimento simbolo che deve simboleggiare l’esigenza di mettere al centro la grande biodiversità italiana, l’esigenza di una corretta dieta (e la dieta mediterranea lo è), l’esigenza di non sprecare il cibo ma soprattutto il nostro obiettivo da medici e dentisti: se si promuove la salute si avrà bisogno di meno sanità».