Completata la realizzazione della scuola, ora si punta a costruire un dispensario. Intervista al dottor Emanuele Ausili
Una scuola sotto l’Albero per i bambini del villaggio di Kinta. Il dottor Emanuele Ausili, presidente de “La Terrazza dell’Infanzia” e pediatra dell’ospedale “Gemelli” di Roma, è infatti riuscito a portare a termine il suo progetto: quello di costruire una scuola in uno dei villaggi della zona periferica di Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo.
Raggiunto questo obiettivo la Onlus, nata nel 2005, si è già prefissata un nuovo obiettivo: costruire un dispensario nell’ara di Kimbondo.
Dottor Ausili, è stata inaugurata la scuola nel villaggio di Kinta: grazie a sacrificio, impegno e abnegazione siete riusciti a realizzare il sogno di tanti bambini che vivono in quell’area.
L’abbiamo inaugurata poche settimane fa insieme a padre Hugo Rios, che ha avuto un ruolo fondamentale. La scuola è stata realizzata con il sostegno, davvero indispensabile, di Consulcesi Onlus che ha appoggiato il nostro progetto sin dalle prime fasi. La realizzazione ha richiesto circa 18 mesi: Kinta si trova lontano dal centro abitato, in una zona di difficile accesso per il trasporto dei materiali. I banchi e le sedie sono stati costruiti con il legname, che abbonda in quella zona. Abbiamo usato il più possibile risorse locali: Kinta fa parte dell’area di Kimbondo, sede dell’ospedale pediatrico ed orfanotrofio di Kinshasa. Molti degli ex bambini – ormai adulti – dell’orfanotrofio hanno lavorato con noi alla costruzione della scuola. La struttura raccoglierà circa cinquecento bambini, suddivisi in turni mattutini e pomeridiani.
Realizzata questa opera ne avete già messa in cantiere un’altra.
È un progetto ancora più ambizioso oltre che necessario perché la sanità, insieme all’istruzione, rappresenta una delle principali criticità di quell’area visto che si deve far fronte alle esigenze sanitarie dei circa diecimila abitanti della zona. Abbiamo già studiato un progetto per la costruzione di un dispensario, fissando in 24 mesi i tempi di realizzazione. Siamo pronti a partire anche se non abbiamo ancora a disposizione l’intero budget. E’ prevista la presenza di una sala parto, di un’area ricovero, di un’area pediatrica per i casi più gravi, e di una farmacia.
La “Terrazza dell’Infanzia” è da tempo in prima linea in Africa, contribuendo ad affrontare le continue emergenze, soprattutto sanitarie, che si registrano continuamente. In questo periodo l’attenzione è calamitata dall’Ebola: come la sta vivendo la popolazione e quali sono, a suo avviso, le azioni da mettere in campo?
Il virus Ebola prende il nome proprio dal villaggio situato in Congo dove vennero registrati i primi casi. Il ceppo attualmente diffuso in Liberia è diverso da quello che ha colpito la Repubblica Democratica, dove l’emergenza è meno grave e tenuta sotto controllo. Credo che aiutare le popolazioni africane e non abbandonarle a sé stesse sia doveroso da parte della comunità internazionale.