Per quanto riguarda il lavoro all’interno delle strutture sanitarie, nel silenzio della contrattazione integrativa, il tempo di vestizione/svestizione dà diritto alla retribuzione, essendo detto obbligo imposto dalle superiori esigenze di sicurezza e igiene riguardanti sia la gestione del servizio pubblico sia la stessa incolumità del personale addetto. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con […]
Per quanto riguarda il lavoro all’interno delle strutture sanitarie, nel silenzio della contrattazione integrativa, il tempo di vestizione/svestizione dà diritto alla retribuzione, essendo detto obbligo imposto dalle superiori esigenze di sicurezza e igiene riguardanti sia la gestione del servizio pubblico sia la stessa incolumità del personale addetto.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 27799 del 22 novembre 2017 trattando il caso di un infermiere che aveva richiesto di percepire la retribuzione maturata per il tempo utilizzato per la vestizione/svestizione della divisa aziendale e per dare/ricevere le consegne all’uscita e all’entrata dal proprio turno di lavoro, trattandosi di adempimenti connessi a un’effettiva e diligente prestazione, meritevoli pertanto di compenso economico.