«La crisi ci obbliga a cercare nuove strade: questo è un impegno che ci deve vedere tutti al lavoro, se ne parlerà il 17 gennaio…» lo dichiara il presidente dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata
«Nel presente bisogna pensare al futuro e sono soprattutto i giovani a dover pensare e agire in questa prospettiva», così Gabriele Pelissero, Presidente Aiop intervenuto al Congresso ‘Le sfide di oggi per la sanità di domani’organizzato da Aiop Giovani.
«Le crisi che abbiamo intorno ci obbligano a dover affinare il nostro pensiero e a trovare nuove strade: questo è un impegno che ci deve vedere tutti al lavoro» prosegue il Presidente annunciando che il 17 gennaio 2018 Aiop terrà un importante incontro in cui si tracceranno bilanci e disegneranno progetti per l’ospedalità privata del futuro. «Un’iniziativa lodevole – aggiunge – si raccoglieranno materiali utili a tutti gli attori del Sistema Sanitario, un momento importante per le vecchie e le nuove generazioni».
«Questo incontro sarà l’occasione per parlare d’innovazione perché il progresso procede spedito e collegato ad esso avanzano di pari passo politica, economia e tutte quelle realtà che compongono il puzzle del Sistema Sanitario – spiega il Presidente Pelissero -. Su questi aspetti naturalmente le istituzioni dovranno a un certo punto dire la loro, ma è importante che ci arrivino avendo alle spalle un’elaborazione delle proposte, delle idee fondate sull’esperienza e sui dati concreti, questo è il lavoro che la nostra associazione sta facendo e vuole fare sempre di più. Ci affacciamo a una nuova legislatura, vedremo come sarà, ma noi sicuramente saremo lì, come sempre, a fornire spunti e proposte».
«Anche i cambiamenti epidemiologici e demografici esercitano una notevole influenza sulle trasformazioni a cui è sottoposto il Sistema Sanitario Nazionale» interviene Paolo Parente, medico di Sanità pubblica dell’Università Cattolica di Roma -. Dunque è fondamentale tenerne conto nel tracciare il futuro della sanità privata. I cambiamenti richiedono inevitabilmente una maggiore richiesta di risorse che dovranno essere, come i nostri trend confermano, allocate principalmente per quelle di tipologie di servizi che rispondono alle esigenze epidemiologiche crescenti, ovvero di servizi di Long term care e di prestazioni che vadano ad avere un impatto maggiore sul territorio».
«Per riuscire a migliorare sempre di più la qualità è importante anche il gioco di squadra tra privato accreditato e pubblico – aggiunge Parente – entrambi questi attori svolgono nell’ambito dell’erogazione un servizio fondamentale per gestire la crescente complessità della salute della popolazione e del Sistema Sanitario. Il gioco di squadra c’è, ed è un gioco di squadra che deve essere teso al benessere della popolazione».
«Il Sistema Sanitario ha un valore che costituisce qualcosa di cui andare orgogliosi – conclude il Dottore – che è l’universalità delle cure. La garanzia della tutela del diritto alla salute, che è una tutela costituzionale fondamentale. deve essere perseguita in collaborazione con i partner, gli erogatori privati, e attraverso un servizio pubblico che sia di qualità. Quel che manca, e lo dico da giovane medico oltre che da ricercatore, è sicuramente una programmazione tale da evitare nei prossimi anni problemi relativi alla work force. Avremo meno medici che, ripeto, per assenza di programmazione, non potranno far fronte alla complessità del sistema che sarà sempre crescente nei prossimi anni».