“Ebola, l’Ue detta la linea da seguire”
L’epidemia di Ebola in atto in Africa occidentale è molto grave e va contenuta e arrestata il prima possibile per evitare che si amplifichi ancora. Per questo, dopo aver affrontato già questo tema nel Consiglio informale dei ministri della Salute dell’Ue di Milano, ho convocato il mese scorso a Bruxelles, in accordo con il Commissario europeo Tonio Borg, un vertice straordinario dei ministri della salute dell’Ue. Anche se il rischio della diffusione dell’epidemia in Europa è molto basso, sia perché abbiamo standard di sicurezza di alto livello sia perché per ammalarsi occorre un contatto diretto con i fluidi corporei dei malati, è necessario, in via precauzionale, rafforzare i controlli e le misure di sicurezza considerando tutti i possibili scenari che si potrebbero presentare. Nel vertice di Bruxelles ci siamo trovati d’accordo sulla necessità di fare una verifica sull’efficacia dei controlli in uscita nei tre Paesi africani colpiti dall’epidemia (Guinea, Liberia e Sierra Leone) e sulla necessità di un coordinamento, e rafforzamento, nella raccolta delle informazioni in modo da ottenere una tracciabilità efficace di tutti i viaggiatori in arrivo nell’Ue dai Paesi colpiti da Ebola, sia con voli diretti che indiretti.
In Europa siamo di fronte a casi sporadici, ma possono aumentare, perché aumentano gli operatori sanitari che si recano in questi Paesi per prestare soccorso e assistenza e quindi aumenta la possibilità che questi possano ammalarsi, per questo è importante un coordinamento delle richieste di evacuazione di queste persone verso Paesi che hanno strutture sanitarie adeguate per potere gestire la situazione.
Voglio ricordare infine che il nostro Paese é pronto a gestire nel miglior modo possibile eventuali situazioni di allerta legate al virus e che abbiamo predisposto già da tempo tutte le procedure necessarie per affrontare una eventuale emergenza sanitaria legata ad Ebola.
Beatrice Lorenzin