Nutri e Previeni 1 Aprile 2019 10:56

Tè bollente e rischio di cancro all’esofago

Tè bollente e rischio di cancro all’esofago

(Reuters Health) – Un nuovo studio mette in guardia gli amanti del tè bollente, che potrebbe provocare un aumento del rischio di cancro all’esofago.

Tra i bevitori di tè seguiti per circa 10 anni, quelli che hanno bevuto grandi quantità di bevanda e a temperature molto elevate – oltre 60°C – hanno fatto registrare quasi il doppio del rischio di carcinoma esofageo a cellule squamose rispetto a quelli che bevevano tè freddo e in generale in minor quantità, come hanno riportato gli autori dello studio sull’International Journal of Cancer.

Il carcinoma esofageo a cellule squamose è la sesta causa più comune di morte per cancro in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, secondo l’American Cancer Society, il rischio di sviluppare la malattia durante la vita è di circa 1 su 132 negli uomini e circa 1 su 455 nelle donne.

L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato le bevande “molto calde”, sopra i 65° C, come “probabilmente cancerogene” per l’uomo.

Lo studio
A partire dal 2004, i ricercatori guidati da Farhad Islami dell’American Cancer Society (Acs) di Atlanta, hanno raccolto dati relativi a 50.000 adulti che vivono nella provincia di Golestan, nel nord-est dell’Iran, dove sono stati segnalati alti tassi di cancro esofageo e dove i residenti bevono una media di 1.100 ml di tè nero al giorno.

All’inizio dello studio, i ricercatori hanno condiviso tazze di tè durante le interviste con i partecipanti per misurare le temperature della bevanda e hanno chiesto a ogni persona le preferenze sulla temperatura del tè.

Nel 2017, 317 partecipanti avevano sviluppato un carcinoma esofageo a cellule squamose. Le persone che bevevano regolarmente il tè a temperature di 60° C o superiori hanno avuto il 41% di probabilità in più di sviluppare un tumore rispetto a quelle che lo bevevano più freddo. Coloro che preferivano il tè “molto caldo” hanno avuto quasi due volte e mezzo il rischio di coloro a cui piaceva freddo o tiepido. E quelli che bevevano il loro tè entro due minuti dal servizio in tazza avevano un rischio del 51% più alto di quelli che aspettavano più di sei minuti.

Nel complesso, le persone che hanno bevuto almeno 700 ml al giorno a temperature superiori a 60° C hanno fatto registrare un aumento del rischio del 91% rispetto a quelli che hanno bevuto meno tè e a temperature più basse.

“Non chiediamo alle persone di smettere di bere il tè, ma raccomandiamo di aspettare un po’ prima di bere, affinché le bevande calde si raffreddino”, ha detto Islami.
Anche dopo che i ricercatori hanno tenuto conto di fattori che potrebbero influenzare il rischio di cancro esofageo, compreso l’uso di tabacco, alcool o oppio e fattori socio-demografici, il rischio aumentato con il tè bollente è rimasto.

Fonte: Int J Cancer 2019

Carolyn Crist
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Nutri & Previeni)

Articoli correlati
Fondazione AIRC: con Le Arance della Salute, una mobilitazione collettiva contro il cancro
L’anno di Fondazione AIRC inizia con una nuova campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi che invita ad agire concretamente per fare la differenza, per se stessi e per gli altri, attraverso l’adozione di sane abitudini e il sostegno alla ricerca
Tumori: via a “Dance For Oncology”, corsi di ballo gratuiti studiati per i pazienti
Per la prima volta in Europa si lancia un’iniziativa gratuita in tutta la Penisola. È promossa dalla neonata associazione D4O e ideata da Caroline Smith. Sono offerti corsi di danza gratuiti e appositamente studiati per i pazienti. Hanno aderito 15 scuole (altre 35 inizieranno a gennaio) e 20 centri oncologici e associazioni
Tumori: disagio psicologico per oltre il 50% dei pazienti, ma depressione non curata nel 70% dei casi
Il 20% delle persone con tumore è colpito da depressione, il 10% da ansia e oltre il 50% sviluppa disagio psicologico. Questi disturbi hanno un impatto negativo sulla qualità di vita e sulla sopravvivenza dei pazienti oncologici. Ma sono individuati e curati solo nella minoranza dei casi. Per questo l'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) ha richiesto una reale integrazione dell’assistenza psicosociale nella pratica clinica quotidiana
Tumori: Rai e AIRC insieme per trasformare la ricerca in cura
"La ricerca cura". E' questo lo slogan della grande maratona di Rai e Fondazione Airc che, come ogni anno, uniscono le forze per trasformare la ricerca sul cancro in cura
Sesso e cancro: a Londra la campagna shock per rompere i tabù
“Il cancro non sarà l’ultima cosa che mi fott*rà” (Cancer won’t be the last thing that f*cks me) è il titolo della provocatoria campagna pubblicitaria che sta tappezzando le strade di Londra in questi giorni. L’obiettivo è aiutare le sopravvissute al cancro a sentirsi degne di piacere sessuale
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...