Nutri e Previeni 14 Ottobre 2015 15:22

Smascherato il paradosso obesità

shutterstock_51162658Differenti studi hanno evidenziato che l’obesità è associata con una migliore sopravvivenza (riduzione della mortalità) nelle persone con malattie cardiovascolari. Ma quest’associazione, abbastanza paradossale considerando tutte le possibili conseguenze dell’eccesso di peso con l’accumulo di grasso corporeo, scompare  se si aggiungono altri fattori di rischio cardiovascolare, come per esempio l’abitudine al fumo. Questo, in sostanza, è il risultato di un nuovo studio pubblicato sulla rivista Obesity.

Sebbene i meccanismi che sottendono il cosiddetto “obesity paradox” (paradosso obesità) non siano ancora del tutto chiariti, due studiosi americani Samuel Preston dell’università della Pennsylvania e Andrew Stokes dell’ateneo di Boston, si sono “presi la briga” di indagare se il “paradosso obesità” potesse essere spiegato dalla presenza di fattori indipendenti dal peso in sé che potevano aver alterato i risultati degli studi precedenti.

Utilizzando i dati  dello studio nazionale di sorveglianza National Health and Nutrition Examination Survey, 1988-2010, e confrontandoli coi dati relativi alla mortalità  nel 2011 e minimizzando gli errori che potevano venire da malattie che comportavano una perdita di peso, Preston e Stokes hanno usato come categoria di riferimento le persone, di età ≥ a 35 anni che avevano sempre mantenuto un peso normale. Hanno così ottenuto gruppi standardizzati per età, confrontando i soggetti definiti sovrappeso/obesi (BMI ≥25.0 kg m−2) con i soggetti di peso normale (BMI 18.5-24.9 kg m−2).

Ebbene, l’effetto paradosso era presente tra quelli con sovrappeso/obesità, al momento della estrapolazione dei dati, tuttavia, quando la categoria di riferimento era limitata alle persone che avevano sempre mantenuto un peso normale, il paradosso è scomparso. E non è tutto!

Quando poi l’analisi dei dati è stata ulteriormente limitata ai soggetti che non avevano mai fumato, i rischi di mortalità erano significativamente più elevati proprio nel gruppo dei soggetti in sovrappeso/obesità, invertendo l’associazione paradossale.

Questi risultati, dunque, supportano l’ipotesi che una diminuzione del rischio di mortalità tra le persone con malattie cardiovascolari che presentano sovrappeso/obesità, come era stato evidenziato in studi precedenti, possa essere dovuta ad almeno due fattori confondenti e indipendenti: la inversione di causalità  e il fumo.

Articoli correlati
Giornata mondiale obesità: “Novo Io”, nuovo portale per supportare le persone che ne soffrono
Un sito web per accompagnare le persone in eccesso di peso in tutte le tappe del loro viaggio, dal riconoscimento della malattia all’avvio e al proseguimento del percorso di cura, attraverso una serie di strumenti, come articoli e video
Lilly, con un’installazione a Roma parte la campagna per cambiare la narrazione dell’obesità
Per “combattere” l’obesità occorre conoscerla, aderendo a una nuova narrazione che elimini lo stigma sociale e il senso di colpa di chi vive questa patologia
Diabete, Sid: “Aumenta obesità ed accelera declino cognitivo e invecchiamento”. Ecco perché
Gli esperti Sid: "Sovrappeso e obesità sono sempre più comuni tra gli individui con diabete di tipo 1. Ancora, l’eccesso di glucosio potrebbe accelerare il declino cognitivo e la perdita di funzionalità del compartimento staminale, tipica del diabete, è uno dei meccanismi alla base dell’invecchiamento"
Obesità e diabete: arriva in Italia tirzepatide
Via libera da AIFA a tirzepatide nel trattamento dell’obesità, del sovrappeso e del diabete di tipo 2. Il farmaco è il primo trattamento di una nuova classe terapeutica, che attiva sia i recettori ormonali del GIP, sia quelli del GLP-1. Tirzepatide è attualmente disponibile in classe CNN (classe C non negoziata)
In Italia l’obesità uccide 4 volte in più degli incidenti d’auto
Nel nostro paese l'obesità è in aumento esponenziale e sempre più "killer", con un numero di morti all'anno 4 volte superiore a quello degli incidenti d'auto, e una previsione, entro il 2035, di 1 adulto italiano su 3 obeso. E' l'allarme lanciato dalla Società italiana di nutrizione umana per sensibilizzare sull'importanza della sostenibilità alimentare e sull'adozione di scelte alimentari corrette, in grado di agire positivamente sia sull'uomo che sul pianeta
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Disabilità, Legge 62: “Da settembre 2025 sperimentazione estesa ad altre 10 province”

Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “Il cambiamento è iniziato e indietro non si torna”
Advocacy e Associazioni

Obesità: “Misura il girovita e scopri il tuo rischio cardiometabolico”

Al via la campagna nazionale “Per un cuore sano, conta ogni centimetro”, promossa dalla Fondazione Italiana per il Cuore, con il  patrocinio del Ministero della Salute e il sost...
Sanità

Farmacia dei servizi. Cossolo (Federfarma): “In due anni, con nuova convenzione, sarà realtà in ogni parte d’Italia”

All’evento “We Health”, promosso da Homnya in collaborazione con Federfarma, il bilancio degli anni di sperimentazione dei nuovi servizi