Nutri e Previeni 28 Settembre 2020 12:19

Tumore al seno: quale dieta migliora la risposta alla chemio?

Per le donne che si trovano a dover affrontare una cura per tumore della mammella ‘triplo negativo’ è consigliabile seguire una dieta ipocalorica ed ipoproteica. Assumere infatti un quantitativo ridotto di calore e proteine può migliorare la risposta alla chemioterapia da sola o in associazione con l’antidiabetico metformina. A suggerirlo è una sperimentazione in corso […]

Tumore al seno: quale dieta migliora la risposta alla chemio?

Per le donne che si trovano a dover affrontare una cura per tumore della mammella ‘triplo negativo’ è consigliabile seguire una dieta ipocalorica ed ipoproteica. Assumere infatti un quantitativo ridotto di calore e proteine può migliorare la risposta alla chemioterapia da sola o in associazione con l’antidiabetico metformina. A suggerirlo è una sperimentazione in corso presso l’Istituto Nazionale dei Tumori (Int) di Milano, con lo studio ‘Breakfast’, condotto in collaborazione con l’Istituto Firc di Oncologia Molecolare (Ifom).

L’obiettivo principale dello studio, che coinvolge 90 pazienti, è dimostrare che con questa dieta vi possa essere un incremento della risposta alla chemioterapia, dal 45% (dato storico in letteratura) al 65%. “E’ una meta ambiziosa – spiega Claudio Vernieri, del Dipartimento di Oncologia Medica ed Ematologia dell’ INT e responsabile del programma ‘Riprogrammazione metabolica nei tumori solidi’ dell’Ifom – ma i dati preclinici sono così forti da indicarci che questa potrebbe essere una strada rivoluzionaria”.

La dieta utilizzata è costituita da cibi freschi della dieta mediterranea a basso contenuto di carboidrati e di proteine, con apporto calorico pari a circa 1.800 Kcal suddivise in cinque giorni. Viene ripetuta ogni 21 giorni per otto cicli, in parallelo alla chemioterapia. Si tratta essenzialmente di verdure, insalata, zucchine, olio di oliva e frutta secca. Niente carote, zucca o patate a causa del maggiore contenuto in carboidrati. No anche a carne, pesce, formaggi e legumi.

“Tale regime dietetico – dice Vernieri – risulta in grado di produrre profonde modificazioni del metabolismo di zuccheri, aminoacidi e acidi grassi, colpendo in tal modo il metabolismo della cellula tumorale”. Proprio nei laboratori Ifom è stato infatti svelato e recentemente pubblicato su Nature Communications un meccanismo molecolare cruciale per la dipendenza delle cellule tumorali dal glucosio, identificando anche un rapporto di causa-effetto tra l’integrità del Dna e il metabolismo del glucosio.

Un braccio dello studio Breakfast prevede la somministrazione di metformina, farmaco noto anche per la sua attività antitumorale. E’ infatti stato dimostrato come la combinazione di metformina con una dieta ipoglicemizzante può portare ad un forte potenziamento della sua attività antitumorale con un’azione diretta sulle cellule tumorali.

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