Salute 7 Ottobre 2014 09:56

Ebola esce dai confini dell’Africa: primo caso negli Stati Uniti, cresce la paura

Il paziente, ricoverato in massima sicurezza nel Texas, rientrava da un soggiorno in Liberia

Era solo questione di tempo”, dicono gli esperti. E in fondo era la prospettiva sin dall’inizio temuta dal mondo intero. Certo è che adesso, con la notizia del primo caso di infezione da Ebola registrato negli Stati Uniti, il virus comincia a far davvero paura.

Quella che prima era un’emergenza che, per quanto grave, restava confinata in un mondo a noi lontano e già disastrato, come l’Africa, ora spinge a interrogarsi su quanto sia incombente la minaccia di una diffusione anche nel Nord America: quella parte di globo che, per antonomasia, di epidemie apocalittiche è stata protagonista solo al cinema.

Il primo paziente sul territorio statunitense affetto da Ebola conclamato – dopo una dozzina di falsi allarmi – si chiama Thomas Eric Duncan, quarantenne di origini liberiane. Proprio al ritorno da un viaggio in Liberia – il Paese più flagellato dal virus – avrebbe sviluppato i sintomi, ed è stato poi ricoverato al Texas Health Presbyterian Hospital di Dallas, dove si trova attualmente in condizioni “gravi ma stazionarie”. La struttura, oltre a predisporre l’isolamento per il soggetto, ha immediatamente attivato tutte le procedure di massima allerta per impedire il rischio di contagio ad altri pazienti, al personale medico e sanitario, ai volontari e ai visitatori. Il paziente, inoltre, verrà trattato con i nuovi farmaci sperimentali che, in molti casi, stanno dando riscontri positivi.

In seguito alla notizia, diramata dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) di Atlanta, il presidente USA Barack Obama ha discusso con il direttore dell’Istituto, Tom Frieden, “dei rigidi protocolli di isolamento in base ai quali viene curato il paziente e degli sforzi per rintracciare i contatti del paziente per mitigare i rischi di ulteriori casi”. Contatti che, al momento, sarebbero circa 80, tra cui alcuni bambini. Per contenere Ebola, frenarne il contagio e debellare i focolai in Africa, gli Stati Uniti avevano già deciso di inviare nelle regioni flagellate soldati, attrezzature sanitarie e ospedali da campo, ponendosi in prima linea nella lotta al virus. Una lotta che da oggi, però, dovrà essere combattuta anche in casa.

Articoli correlati
Epidemia di Ebola, paura in Uganda
Torna la paura in Uganda: nell'ultimo mese, almeno 64 persone sono state infettate da una specie rara di virus Ebola, per la quale non sono disponibili vaccini o trattamenti e il primo bilancio parla di almeno 30 morti
di Stefano Piazza
Focolaio di Ebola in Congo. Oms preoccupata, subito al via nuova campagna di vaccinazione
«Il tempo non è dalla nostra parte», ha affermato Matshidiso Moeti, direttore regionale dell'Oms per l'Africa
di Stefano Piazza
Tutte le emergenze sanitarie affrontate nel 2020 (di cui non si sente parlare)
Non solo Covid: la seconda più grande epidemia di Ebola nella Repubblica democratica del Congo, febbre gialla in Togo e Gabon, morbillo in Messico, la battaglia contro le malattie tropicali e quella costante contro Hiv, malaria ed epatite. Tutte le emergenze sanitarie del 2020 combattute dall'Organizzazione mondiale della sanità
Coronavirus, Parrino (Emergency): «Sono le popolazioni che sconfiggono i virus»
Intervista al responsabile delle field operations della ONG che ha allestito l’ospedale da campo a Bergamo: «Non è molto diverso dai miei giorni in Sierra Leone»
di Tommaso Caldarelli
Ebola, autorizzato in Europa il primo vaccino contro il virus
Si chiama Ervebo ed è lo stesso vaccino utilizzato in Congo in via sperimentale
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...