L’annuncio del MIUR durante la due giorni di confronto alla Farnesina fra gli Addetti Scientifici
Innovazione che parla italiano. La rete degli addetti scientifici italiani all’estero, insediati in ben 22 Paesi diversi, è sempre più capillare e «rappresenta uno dei fiori all’occhiello del nostro Paese agli occhi del mondo intero». È quanto ha dichiarato il Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, all’apertura della due giorni ‘Salute 4.0’, in corso oggi e domani alla Farnesina, che vede la partecipazione di esponenti di spicco della ricerca, dell’accademia, delle startup, delle industrie innovative, delle associazioni di categoria e dei distretti dell’innovazione.
«Scienza e politica hanno in comune la necessità di fare delle scelte, e non c’è missione che la diplomazia internazionale che non debba passare dalla scienza, come per la lotta al riscaldamento globale. Noi abbiamo fatto della ricerca scientifica italiana all’estero una missione. La diplomazia scientifica, che amplieremo, si affianca a quella politica e culturale con la stessa dignità» ha spiegato il Ministro, aggiungendo che l’incontro rappresenta «un momento fondamentale per gli addetti promotori della diplomazia scientifica all’estero per fare il punto sulla cooperazione internazionale in chiave scientifica e di ricerca. Il progresso nella ricerca e gli sviluppi in tema d’innovazione scientifica sono fondamentali per alimentare la competitività e la crescita del nostro Paese».
«Il peso della ricerca italiana è divenuto maggiore negli ultimi anni: è per questo che è importante dare enfasi al lavoro diplomatico degli addetti scientifici per mantenere salda una rete le cui ramificazioni arrivano in ogni Paese del mondo» ha spiegato la Ministra della Ricerca e dell’Istruzione, Valeria Fedeli, che ha messo l’accento su quanto sia importante un buon lavoro diplomatico-consolare per la promozione dell’innovazione. «Lavoriamo su ciò che unisce e non su ciò che divide».
«Dobbiamo distinguere tra fuga e circolazione dei cervelli. È auspicabile che i ricercatori possano fare esperienza all’estero. Non dovremmo preoccuparci dell’esodo – ha precisato la Ministra – ma di essere in grado di assicurare condizioni competitive a chi rientra».
A proposito di giovani menti la Ministra ha annunciato che il MIUR da quest’anno istituirà la Giornata Mondiale della Ricerca che si svolgerà il 15 aprile (giorno della nascita di Leonardo Da Vinci) «occasione -q ha spiegato – in cui l’Italia sarà la culla di eventi e incontri dove si illustreranno le migliori ricerche e scoperte dei ricercatori italiani». Nel corso della mattinata inoltre i ministri hanno premiato due giovani eccellenze italiane, operanti all’estero, distinte per scoperte all’avanguardia in medicina e nelle scienze.