Impiantare una retina artificiale in una donna non vedente. Un’operazione delicata e molto complessa, già effettuata solo in due centri europei e su pochissimi pazienti. Il grande obiettivo è stato è stato raggiunto, per la prima volta anche in Italia, dagli specialisti in chirurgia vitreoretinica e oftalmoplastica dell’Unita’ di Oculistica dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, diretta dal professor […]
Impiantare una retina artificiale in una donna non vedente. Un’operazione delicata e molto complessa, già effettuata solo in due centri europei e su pochissimi pazienti. Il grande obiettivo è stato è stato raggiunto, per la prima volta anche in Italia, dagli specialisti in chirurgia vitreoretinica e oftalmoplastica dell’Unita’ di Oculistica dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, diretta dal professor Francesco Maria Bandello.
Come riporta Repubblica, il difficilissimo intervento, condotto da un’équipe altamente specializzata, è avvenuto attraverso l’utilizzo di un microchip che può essere impiantato soli su pazienti che in passato erano “vedenti” e che hanno perso la vista successivamente, a causa di gravi malattie genetiche della retina – come la retinite pigmentosa – .
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La paziente sta bene ed è uscita dall’ospedale: non le resta che attendere l’accensione del microchip che stimolerà gradualmente la retina, consentendole di “reimparare” a vedere.