Venerdì 9 febbraio 2018, alle ore 11, Fabiola Gianotti, Direttore Generale del CERN, terrà la Conferenza: “Il CERN, un laboratorio mondiale per la ricerca e molto di più” a Palazzo Corsini in via della Lungara a Roma. La conferenza intende illustrare gli studi del CERN, uno dei più importanti laboratori al mondo per la ricerca in fisica che […]
Venerdì 9 febbraio 2018, alle ore 11, Fabiola Gianotti, Direttore Generale del CERN, terrà la Conferenza: “Il CERN, un laboratorio mondiale per la ricerca e molto di più” a Palazzo Corsini in via della Lungara a Roma. La conferenza intende illustrare gli studi del CERN, uno dei più importanti laboratori al mondo per la ricerca in fisica che può vantare la collaborazione di 17.000 scienziati provenienti da tutto il mondo.
Le molteplici attività del CERN (Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire), laboratorio internazionale al quale partecipano 22 paesi, saranno illustrate all’Accademia dei Lincei dalla scienziata Lincea Fabiola Gianotti, che è la prima donna a ricoprire il ruolo di Direttore Generale del grande centro scientifico.
I rilevanti successi ottenuti nella storia del CERN, coronata da grandissime scoperte, hanno condotto, tra l’altro, all’assegnazione di cinque Premi Nobel per la Fisica: a Carlo Rubbia e Simon van der Meer (1984), a Georges Charpak (1992), a Peter Higgs e François Englert (2012).
Il CERN è anche un centro in cui scienziati di diversi paesi sviluppano tecnologie di punta in molti settori, a vantaggio della vita di tutti i giorni. La collaborazione internazionale è la base imprescindibile di tutte le principali ricerche e degli sviluppi scientifici e tecnologici realizzati a favore dell’Umanità. La scienza, unifica le attività di ricercatori che conducono le loro attività al di sopra delle incomprensioni e delle rivalità nazionali, etniche, religiose, che ancora dividono molte delle popolazioni mondiali ed è la più alta espressione della democrazia. «La scienza è universale e unificante e riduce le diseguaglianze – ha ricordato Fabiola Gianotti, prima donna a dirigere il CERN – è universale perché si basa su fatti oggettivi: una mela cade allo stesso modo nel giardino di Isaac Newton nel 17° secolo che in qualunque altro posto sulla Terra ad ogni momento della storia. È unificante perché è mossa dalla passione per la conoscenza. Inoltre la conoscenza non ha passaporto, non ha genere, non ha razza e non ha partito politico» conclude.