Nei prossimi 10 anni la cifra raddoppia: a causa dei pensionamenti andranno via 80676 camici bianchi. Nuove assunzioni non compenseranno calo. A rischio carenza, oltre ai generici, soprattutto pediatri, chirurghi, ginecologi e cardiologi
Il numero dei medici in Italia rischia un crollo verticale. Oltre ai medici generici, presto potrebbero mancare anche pediatri, chirurghi, ginecologi e cardiologi. La tendenza, nota da tempo, è ora messa nero su bianco da uno studio della Fimmg, la Federazione dei medici di medicina generale, e del sindacato dei medici dirigenti Anaao pubblicato dall’Ansa. I numeri sono particolarmente allarmanti: per effetto dei pensionamenti, andranno via 45mila medici nei prossimi 5 anni, cifra che raddoppia a 10 anni: al 2028, infatti, saranno andati in pensione 33.392 medici di base e 47.284 medici ospedalieri, per un totale di 80.676. «Nei prossimi cinque-otto anni i pensionamenti priveranno 14 milioni di cittadini di questa figura professionale», afferma il segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale Silvestro Scotti, che aggiunge: «Nessun impegno della politica sulla criticità della mancanza di medici di base a breve, dunque in un Paese che, per caratteristiche demografiche, avrà invece soprattutto bisogno di un’assistenza medica domiciliare e residenziale».
Medici generici. Un vero e proprio crollo che non sarà compensato dalle nuove assunzioni: infatti le borse per il corso di formazione in medicina generale messe a disposizione sono oggi circa 1.100 l’anno e se il numero rimarrà costante ad essere ‘rimpiazzati’, al 2028, saranno non più di 11mila medici, mantenendo un saldo in negativo a quella data di oltre 22mila unità. Al 2028, dunque, verranno a mancare 33.392 medici di famiglia e 14.908 sono invece i pensionamenti da qui al 2022. L’anno ‘nero’, che registrerà il picco delle uscite, sarà per i medici di famiglia proprio il 2022: solo in quell’anno andranno in pensione 3.902 medici di base. Sicilia, Lombardia, Campania e Lazio le regioni che registreranno le maggiori sofferenze.
Medici Ssn. La situazione non appare migliore per i medici del Servizio sanitario nazionale, anche se qui è piuttosto complicato fare calcoli, dato che non si conoscono date e numeri dei concorsi banditi dalle Regioni. Nei prossimi dieci anni ne verranno a mancare per pensionamento 47.284. Sul banco degli imputati l’attuale sistema delle scuole di specializzazione in medicina che non garantirà un numero sufficiente di specialisti per il prossimo futuro: oggi, infatti, i posti resi disponibili per le scuole di specializzazione sono complessivamente circa 6.500 l’anno, ma secondo le stime dell’Anaao sarebbero necessari almeno 8.500. L’Anaao giovani propone tre provvedimenti per superare il problema: contributi delle regioni, teaching hospital e libera professione per gli specializzandi.