Lavoro e Professioni 16 Settembre 2014 16:47

Blocco stipendi e turni massacranti “tolgono il sonno” ai medici 

La voce dei camici bianchi: “Troppi oneri a fronte di orari insostenibili”.

Blocco stipendi e turni massacranti “tolgono il sonno” ai medici 

Tempi duri, semmai non fosse ancora chiaro, anche per i medici italiani. La recente decisione del blocco all’aumento dei salari colpisce anche i camici bianchi e, come se non bastasse, i turni di lavoro massacranti e gli straordinari non retribuiti di certo non stimolano positivamente i professionisti della sanità.

La protesta, in certi casi, è arrivata fino a Montecitorio dove i medici fiscali – in attesa di un intervento del Governo per una convenzione che assicuri loro maggiore stabilità –  hanno manifestato le loro preoccupazioni e la loro rabbia. Da quella piazza il dottor Maurizio Zanoni, rappresentante dei Medici Fiscali bresciani, ha affrontato con noi tematiche che tengono in ansia tutto il mondo degli operatori sanitari.

Dottor Zanoni, in clima di spending review, quella del blocco agli stipendi degli statali è un’ennesima batosta. Piove sempre sul bagnato…
Purtroppo sì: sebbene gli esponenti delle Istituzioni con cui ci siamo confrontati si siano rivelati molto disponibili nell’ascoltare le nostre istanze, nel nostro specifico settore sono 1400 i medici che subiscono questa situazione, di cui molti letteralmente disperati, e penalizzati dal fatto di lavorare in esclusiva per l’INPS. Dobbiamo considerare che l’età media nel nostro campo è alta: chi si era iscritto alle liste speciali prima del 2000 era soggetto a incompatibilità, ed ha dovuto abbandonare i lavori precedenti in favore di un rapporto esclusivo con l’INPS. Successivamente le incompatibilità si sono ridotte ed è stato consentito, soprattutto ai medici di base, di esercitare come ulteriore attività quella di medici fiscali. Ciò ha generato un vero e proprio conflitto di interessi, perché un medico certificatore che poi controlla i certificati è un lampante controsenso. Ad ogni modo la Commissione Affari Sociali ha evidenziato questo aspetto e ha dimostrato di voler risolvere questo problema. Ci sono medici che ad oggi vivono con 200 euro al mese.

E senza contare il problema dei turni di lavoro e degli straordinari non retribuiti, in un contesto già appesantito dal recente obbligo assicurativo per i professionisti della sanità. 
Noi siamo gli unici professionisti ad avere una reperibilità non pagata, e la nostra è una reperibilità dal lunedì alla domenica, con l’aggravante che le domeniche, fino alle ore pomeridiane, non sappiamo se lavoreremo oppure no. Senza considerare poi, che con l’entrata in vigore dell’obbligo assicurativo, ci ritroviamo non solo ad essere senza reddito e con orari di lavoro insostenibili, ma anche a dover sopportare l’onere economico dell’assicurazione, e privati della possibilità di esercitare una seconda attività.

Articoli correlati
Perché andare nelle Case della Comunità, se lo studio medico è sotto casa? Risponde Pina Onotri (SMI)
Il Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani, in un’intervista a Sanità Informazione ripercorre le principali criticità del PNNR. Le proposte: «Modificare la legge 502/92 e studiare un meccanismo flessibile di equivalenza scelta/ore, che permetta ai medici con un carico assistenziale inferiore al massimale di coprire un debito orario nelle case di comunità, retribuiti a quota oraria o capitaria»
«Può un infermiere nel 2022 morire di turni massacranti?»
Il nostro sindacato chiede a tutti gli infermieri italiani, in tutti gli ospedali e in tutte le strutture private, da Nord a Sud, di osservare un minuto di silenzio e di raccoglimento. Gli infermieri possono morire a causa dei turni massacranti? La scomparsa della collega Sara Sorge, deceduta in un incidente mortale, sembrerebbe accertato, dopo […]
di Antonio De Palma, presidente Nursing Up
Covid-19, Consulcesi: «Operatori sanitari allo stremo, tra turni massacranti e minacce da no vax»
Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi: «Da quando è scoppiata la quarta ondata siamo stati sommersi da segnalazioni da parte di operatori sanitari: doppi turni non retribuiti, pressioni e minacce da parte dei no vax. È inaccettabile e per questo il nostro servizio di consulenza legale gratuita a disposizione di tutti coloro che necessitano di supporto»
Turni massacranti, muore chirurgo dopo 12 ore di lavoro. Quici (Cimo-Fesmed): «Medici ostaggio degli ospedali»
«Non è il primo collega, purtroppo, e non sarà l’ultimo. I medici sono abbandonati dagli ospedali, non riescono ad avere un adeguato riposo e queste sono le tragiche conseguenze. Apriremo una vertenza sulle condizioni dei medici ospedalieri»
Migliaia di medici lasciano gli ospedali, nasce Osservatorio per la “Great Resignation” in sanità
Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi: «Si aggrava il problema dei turni massacranti e sempre più operatori sanitari si dimettono. A rischio il futuro del nostro Servizio sanitario nazionale». Attivo numero verde per consulenze gratuite
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...