Si terrà a Firenze a partire dal 22 Febbraio il Congresso Nazionale “S.I.TRA.C., Società Italiana Trapianto di Cornea” organizzato dalla Dottoressa Rita Mencucci, medico chirurgo presso la Clinica Oculistica dell’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi e componente del Consiglio direttivo SITRAC. La S.I.TRA.C ha la l’obiettivo di favorire lo scambio di informazioni, conoscenze ed esperienze riguardanti le tecniche […]
Si terrà a Firenze a partire dal 22 Febbraio il Congresso Nazionale “S.I.TRA.C., Società Italiana Trapianto di Cornea” organizzato dalla Dottoressa Rita Mencucci, medico chirurgo presso la Clinica Oculistica dell’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi e componente del Consiglio direttivo SITRAC.
La S.I.TRA.C ha la l’obiettivo di favorire lo scambio di informazioni, conoscenze ed esperienze riguardanti le tecniche chirurgiche e parachirurgiche, le terapie mediche, i problemi medico legali e i risvolti sociali del trapianto di cornea e di tutte le molteplici tematiche correlate.
In questa occasione saranno riuniti nel capoluogo Toscano circa 650 medici oculisti; tra questi saranno presenti i massimi esperti di chirurgia della cornea e superficie oculare provenienti da tutto il mondo per tre giornate all’insegna delle innovazioni più interessanti del settore, con chirurgia in diretta in collegamento dalle sale operatorie di Oculistica del CTO (Azienda Osp. Universitaria Careggi).
«Durante il Congresso SITRAC faremo il punto sulle ultime novità in campo chirurgia della cornea» ha dichiarato la dottoressa Rita Mencucci, Organizzatrice del meeting. «Si parlerà inoltre di nuovi approcci terapeutici alle patologie infettive della cornea, al fine di limitare l’abuso di antibiotici, che è stato correlato ad un preoccupante aumento delle resistenze a tali farmaci. Altro importante argomento sarà il lancio ufficiale del collirio a base di cenegermin, fattore di crescita neurotrofico, per la cui scoperta la Professoressa Rita Levi Montalcini ricevette il premio Nobel. Tale farmaco è stato recentemente approvato per il trattamento della cheratopatia neurotrofica, malattia per la quale fino a oggi non esisteva una terapia specifica».