«Se tale voce stipendiale fosse esclusa dalla massa salariale, i dirigenti medici, veterinari e sanitari sarebbero gli unici dipendenti della Pubblica Amministrazione ad avere un aumento di stipendio del 2,9% e non del 3,48%» scrive l’Intersindacale
C’è un nuovo dubbio da fugare in tema di rinnovo del contratto della dirigenza. Qual è la massa salariale su cui si applica il famoso 3,48% di aumento previsto dalle norme finanziarie per tutti i comparti del pubblico impiego? «L’Indennità di esclusività di rapporto col Ssn dei dirigenti – comunica l’Intersindacale in una nota – è a tutti gli effetti una voce della loro massa salariale».
«Se le Regioni e il Governo ritenessero di comunicare all’Aran di escludere dalla massa salariale tale voce stipendiale – prosegue -, vorrebbe dire che è loro intenzione dare uno schiaffo ai 140mila dirigenti cui principalmente è affidato il ruolo di tutelare la salute pubblica, perché solo per loro lo stipendio sarebbe incrementato del 2,9% mentre tutto il restante personale della pubblica amministrazione avrebbe un aumento del 3,48%».
«Nessuna delle Organizzazione Sindacali – conclude la nota – è disposta a sottoscrivere un contratto in perdita fin dall’avvio, e la questione va al di là del tema strettamente economico per assumere una valenza politica storica sulla quale non saremo disposti a mediazioni».
LEGGI ANCHE: CONTRATTO MEDICI, PARTITA LA TRATTATIVA. SCIOPERO REVOCATO, MA L’AUMENTO DEVE SUPERARE GLI 85 EURO