Come resistere ai turni di notte? Come prepararsi e fare scorte di energia per evitare un peggioramento delle performance e tutelare la salute, propria e dei pazienti? Il British Medical Journal ha studiato una vera e propria strategia, elaborando una serie di consigli da seguire il giorno prima del turno di notte, la notte stessa […]
Come resistere ai turni di notte? Come prepararsi e fare scorte di energia per evitare un peggioramento delle performance e tutelare la salute, propria e dei pazienti? Il British Medical Journal ha studiato una vera e propria strategia, elaborando una serie di consigli da seguire il giorno prima del turno di notte, la notte stessa e i giorni successivi, in modo da entrare in servizio pienamente efficienti e garantendo totale sicurezza.
La mattina precedente al turno di notte, è consigliabile svegliarsi naturalmente, senza quindi impostare la sveglia. Il British Medical Journal consiglia poi di evitare di bere caffè la mattina e, tra le 2 e le 6 di pomeriggio, di fare un sonnellino di circa un’ora e mezza.
Una volta iniziato il turno di notte, è fondamentale rimanere attivi, riposarsi per 10-20 minuti durante la prima parte del turno e bere caffeina prima del sonnellino. Sarà l’unico caffè consentito per tutto il turno. Le sostanze che aiutano a restare svegli sono senz’altro efficaci, ma è sconsigliato assumerle perché possono causare effetti collaterali. Mangiare poco e pasti leggeri, dando al cibo un valore consolatorio. I ricercatori consigliano poi di scrivere elenchi delle cose da fare nei momenti più critici, in modo da evitare qualunque conseguenza dovuta alla stanchezza e alla scarsa reattività.
Nelle ultime ore di turno e prima di tornare a casa, continuare a non bere bevande a base di caffeina e non fumare, evitare il contatto diretto con la luce del sole, indossando occhiali da sole anche in giornate nuvolose. Sarebbe preferibile tornare a casa utilizzando i mezzi di pubblici piuttosto che la propria auto.
Una volta che si è finito il turno e si è tornati a casa, si consiglia di cercare di dormire per almeno 90-180 minuti. Una volta svegli, uscire all’aperto e provare a tornare a dormire ad un orario più vicino possibile a quello normale. Nei giorni successivi al turno di notte, è meglio evitare di dormire di giorno.
Nei giorni tra i diversi turni di notte, bisogna recuperare il sonno perso: si deve andare allora a dormire il più presto possibile, evitando, prima di coricarsi, il consumo di alcol e di fissare per molto tempo schermi e luci luminose. È meglio dormire in una stanza buia e silenziosa e accettare il fatto che dormire poco è meglio di niente: via libera quindi anche a dormite brevi e frammentate, cercando però in tutti i modi di massimizzare il riposo.