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Sono sempre più i pazienti celiaci in Italia: secondo la Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia del Ministero della Salute relativa all’anno 2016, sono circa 200mila i diagnosticati italiani. Ma come si convive con questa intolleranza? Lo abbiamo chiesto ad Aurora Causarano, paziente celiaca e volontaria dell’Associazione Italiana Celiachia AIC Lazio. Come ha scoperto di […]
Sono sempre più i pazienti celiaci in Italia: secondo la Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia del Ministero della Salute relativa all’anno 2016, sono circa 200mila i diagnosticati italiani. Ma come si convive con questa intolleranza? Lo abbiamo chiesto ad Aurora Causarano, paziente celiaca e volontaria dell’Associazione Italiana Celiachia AIC Lazio.
Come ha scoperto di essere celiaca?
«Avevo dolori addominali e gonfiore alla pancia e quindi dopo un percorso un po’ travagliato sono arrivata a questa diagnosi. Non è stato semplice perché non tutti sono informati, quindi avevo dei sintomi che però non sono stati subito riconosciuti come celiachia».
Quali sono i consigli che si possono dare a chi è soggetto a questa patologia?
«Innanzitutto di iscriversi all’associazione AIC, in modo da essere sempre informato anche riguardo ai nuovi sviluppi e la ricerca; e poi l’associazione fornisce il prontuario degli alimenti che è fondamentale per il celiaco che in questo modo sa quali alimenti può assumere e quali no. Con il prontuario si va al supermercato e si vede se il prodotto è sicuro o meno, cioè se contiene glutine oppure se durante il processo di lavorazione ha potuto subire una contaminazione».
Ci può fare qualche esempio sugli alimenti?
«C’è tutta una serie di alimenti vietati, però ci sono anche degli alimenti a rischio. Anche un semplice succo di frutta, ad esempio, può essere a rischio, quindi è fondamentale imparare a leggere gli ingredienti».