Il segretario Troise: “Provvedimenti che vanno contro la sanità pubblica”
La riforma della P.A., così come è stata concepita, non va bene. Le regole pensate non bastano a migliorare la situazione attuale
e, per quanto riguarda quelle relative all’ambito sanitario, vanno riscritte con i veri protagonisti di questo mondo, ovvero i medici.
Sono questi i concetti centrali espressi da Costantino Troise, segretario fresco di conferma – fino al 2018 – di Anaao Assomed (Associazione Medici Dirigenti) nel corso del suo 23esimo congresso ad Abano Terme e ribaditi dopo la pubblicazione della riforma in Gazzetta Ufficiale.
“La grande riforma della Pubblica Amministrazione – spiega Troise – si sta riducendo, come era prevedibile, ai veri obiettivi: sindacati e lavoratori. Ai sindacati si pongono seri limiti alla capacità organizzativa e di rappresentanza; ai lavoratori si impone la mobilità coatta, trattati come pacchi postali sempre pronti alla spedizione”.
Per quanto riguarda, nello specifico, l’ambito sanitario e i professionisti che vi lavorano, per Troise “l’ossessione sui costi sta facendo perdere il lume della ragione senza rendersi conto che ogni unità medica che se ne va, sono competenze che se ne vanno con lei. Non sostituite né facilmente sostituibili.”
“In questo Paese – è l’amara conclusione dell’Associazione già espressa nel corso del congresso – ogni grande riforma finisce con il colpire i soliti noti: i dipendenti pubblici e coloro che li difendono di fronte all’arroganza di un potere che stravolge leggi, contratti e diritti diventati un optional da saldare al massimo ribasso”.