Il medico deve sempre informare il paziente in maniera corretta e completa, con un linguaggio ed una modalità che rendano comprensibile la sostanzialità dei fatti, affinché questo possa eventualmente prendere le opportune decisioni sulle terapie e sulla qualità della propria vita. Recentemente la sentenza 6688/18 della Corte di Cassazione ha ulteriormente puntualizzato l’importanza del concetto […]
Il medico deve sempre informare il paziente in maniera corretta e completa, con un linguaggio ed una modalità che rendano comprensibile la sostanzialità dei fatti, affinché questo possa eventualmente prendere le opportune decisioni sulle terapie e sulla qualità della propria vita.
Recentemente la sentenza 6688/18 della Corte di Cassazione ha ulteriormente puntualizzato l’importanza del concetto di informazione in correlazione con quello di autodeterminazione del paziente: “l’obbligo informativo non si adempie mediante una illustrazione tecnica e atemporale, ma deve consistere in una traduzione della diagnosi a livello di conoscenza scientifica del paziente”. Il medico ha l’obbligo di fornire una piena e consapevole cognizione anche nel caso di prognosi infausta, diversamente questo produce una responsabilità a suo carico, poiché di fatto ha impedito al paziente di decidere correttamente incidendo in maniera significativa sulla qualità della sua vita e sulle scelte terapeutiche.