Contributi e Opinioni 9 Aprile 2018 12:50

Fimmg Lombardia, Gabriella Levato è il nuovo Segretario generale regionale

Gabriella Levato, 53 anni, medico di famiglia a Cologno Monzese, guiderà la squadra della federazione dei medici di famiglia lombardi. È questo il risultato della votazione tenutasi ieri a Varese in cui è stato eletto Angelo Rossi (Segretario della FIMMG di Brescia) come Vice Segretario vicario, Guido Marinoni di Bergamo e Claudio Rovescala di Pavia rispettivamente come […]

Gabriella Levato, 53 anni, medico di famiglia a Cologno Monzese, guiderà la squadra della federazione dei medici di famiglia lombardi. È questo il risultato della votazione tenutasi ieri a Varese in cui è stato eletto Angelo Rossi (Segretario della FIMMG di Brescia) come Vice Segretario vicario, Guido Marinoni di Bergamo e Claudio Rovescala di Pavia rispettivamente come Vice Segretario e Segretario amministrativo.

Sono stati cooptati in esecutivo Tommasa  Maio, Segretario nazionale e regionale di FIMMG Continuità Assistenziale, e Fiorenzo Corti, Vice Segretario nazionale. Per la prima volta due donne al comando di una federazione regionale FIMMG.

Il mandato dell’esecutivo neo eletto scadrà il prossimo anno. Le sezioni provinciali, all’insegna del rinnovamento e del ricambio generazionale, si sono impegnate a  rinnovare i propri consigli direttivi  nei primi mesi del 2019, e a nominare  i componenti di un nuovo Consiglio Regionale di Fimmg Lombardia, , che sarà chiamato ad eleggere il prossimo esecutivo che, a norma di statuto, rimarrà in carica per quattro anni.

«Il primo pensiero di questo esecutivo, ha dichiarato Gabriella Levato, va ai giovani che frequentano il corso di formazione in medicina generale e che, nella nostra regione, appena ottenuto l’attestato entreranno in pochi mesi e  a pieno titolo nella medicina di famiglia. Il nostro impegno, per evitare il default della medicina territoriale sarà di marcare strette le istituzioni per aumentare il numero delle borse del corso di formazione. Se non riusciremo infatti a sostituire appieno il numero di colleghi  che nel giro di pochi anni andranno in pensione (entro il 2023 andranno in pensione, per il raggiungimento dei requisiti anagrafici, circa 1500 medici di famiglia su 6000) sarà difficile impedire il ritorno alla realtà delle medicina generale, con 5000 assistiti e oltre, magistralmente interpretata dal Albero Sordi nel “medico della mutua”. Lavoreremo inoltre per potenziare il ruolo dei medici di famiglia nella presa in carico delle patologie croniche, per  promuovere la dotazione negli studi medici della diagnostica strumentale (ecg, spirometria, retinografia, TAO, tele monitoraggio domiciliare) anche in telemedicina per offrire maggiori servizi ai cittadini lombardi in una logica di prossimità e per essere supportati nei nostri studi da personale non medico debitamente formato».

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