«Non dormire a sufficienza o avere una cattiva qualità del sonno procura danni fino alla morte». Lo afferma il neurologo Piergiorgio Strata nella presentazione della conferenza: “Dormire forse sognare” che si terrà all’Accademia dei Lincei il 19 aprile alle ore 17.00 in via della Lungara a Roma. Piergiorgio Strata è Professore Emerito di Neurofisiologia all’Università […]
«Non dormire a sufficienza o avere una cattiva qualità del sonno procura danni fino alla morte». Lo afferma il neurologo Piergiorgio Strata nella presentazione della conferenza: “Dormire forse sognare” che si terrà all’Accademia dei Lincei il 19 aprile alle ore 17.00 in via della Lungara a Roma.
Piergiorgio Strata è Professore Emerito di Neurofisiologia all’Università di Torino e membro della Accademia Europea. Ha collaborato con il Premio Nobel John Eccles a Canberra e Chicago ed è stato anche Professore Onorario di Neurologia alla Northwestern University di Chicago. Il principale argomento di studio ha riguardato la funzione del cervelletto e i meccanismi della plasticità strutturale dei circuiti neurali.
«Durante i processi di apprendimento e memoria della veglia – spiega il professor Strata – le sinapsi aumentano di volume e il sonno è necessario per il loro restauro e per rimettere in moto i processi di apprendimento. Inoltre, durante il sonno aumenta l’eliminazione dei prodotti del metabolismo proteico. La deprivazione di sonno è associata all’aumento delle proteine beta-amiloide e tau, che sono responsabili di malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer e il Parkinson. Il sonno – spiega il neurologo – è sempre più considerato una perdita di tempo e di competitività e un nemico dei nostri svaghi. La guerra al sonno è già iniziata con finanziamenti per eliminare le conseguenze negative della sua carenza e per non essere più vincolati al bisogno di dormire».