Salute, benessere e prevenzione
i consigli quotidiani per vivere meglio.
Sono minuscoli granellini che permettono alle piante di riprodursi. Nel periodo dell’impollinazione ce ne accorgiamo perché si muovono nell’aria, trasportati dal vento. E’ il polline, quel pulviscolo giallo o arancione prodotto dalle piante, che in misura sempre maggiore crea problemi alle persone allergiche, sopratutto in primavera. Primavera e stagione dei pollini è infatti un binomio sempre più […]
Da marzo a luglio, la concentrazione di pollini cresce soprattutto nelle giornate calde, assolate e ventose perché i pollini sono più leggeri e meglio trasportati nell’aria. Si riduce con la pioggia ed è più elevata la sera rispetto al primo mattino.
Ecco, dagli esperti del Bambino Gesù, le 5 regole da seguire per i soggetti allergici e se si hanno bambini allergici ai pollini:
1. Evitare gite in campagna nelle ore mattutine, soprattutto nei giorni di sole con vento e clima secco.
2. Scegliere come meta delle proprie vacanze località di alta montagna o di mare.
3. Verificato la pulizia dei filtri di condizionamento dell’auto e della casa.
4. Non tagliare l’erba del prato e non sostare nelle vicinanze di altri spazi in cui sia stata tagliata l’erba.
5. Evitare il contatto con il fumo di tabacco, polveri e pelo di animali.
Ed ecco invece 5 miti da sfatare, perché si tratta di comportamenti che non giovano ai bambini:
1. Evitare i prati, i campi coltivati e i terreni incolti: i pollini diffondono dovunque, sono progettati per questo.
2. Chiudere le finestre od evitare che il bambino esca di casa.
3. Abitare ai piani alti.
4. Mettere mascherine sul viso del bambino a coprire e proteggere il naso e la bocca, mettere occhiali da sole o cappelli con visiera.
5. Fare lavaggi endonasali: le prove di efficacia sono tenui, il fastidio per il bambino è certo.