Torna l’appuntamento annuale con la Festa in Amicizia, la rassegna di eventi culturali e sociali che animerà, da venerdì 25 a domenica 27 maggio, la città di San Francesco d’Assisi. L’Istituto Serafico ha scelto per quest’anno il tema: “I colori della vita” per una tre giorni ricca di vivaci iniziative ed eventi culturali e sociali. […]
Torna l’appuntamento annuale con la Festa in Amicizia, la rassegna di eventi culturali e sociali che animerà, da venerdì 25 a domenica 27 maggio, la città di San Francesco d’Assisi. L’Istituto Serafico ha scelto per quest’anno il tema: “I colori della vita” per una tre giorni ricca di vivaci iniziative ed eventi culturali e sociali. Convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale per trattamenti riabilitativi residenziali, semiresidenziali ed ambulatoriali, il Serafico accoglie e cura ogni giorno 150 pazienti con disabilità.
Il tema di questa edizione richiama il “tutto connesso” espresso dal Papa nella “Laudato Si’”, proprio perché la vita non è altro che un insieme di magnifici colori connessi alla bellezza delle relazioni che la caratterizzano. Anche quest’anno il ricco programma della Festa in Amicizia si articolerà in tre momenti: lo spettacolo teatrale “ColoRadio”, realizzato dai bambini, dai ragazzi e dagli operatori del Serafico, che andrà in scena venerdì 25 maggio, alle ore 21, presso il Teatro Lyrick di Assisi; la performance artistica “Il Saio di Francesco”, che si svolgerà sabato 26 maggio dalle ore 15 presso il prato della Basilica superiore di San Francesco, grazie alla quale il Saio prenderà nuova vita attraverso la realizzazione di un disegno composto da più mani, da più materiali, frutto del contributo di tanti partecipanti; e per la giornata conclusiva di domenica 27 maggio, che si svolgerà all’Istituto Serafico, non poteva mancare il tradizionale “Pranzo in amicizia”, cui seguirà alle ore 17 la Santa Messa celebrata da Mons. Domenico Sorrentino, Vescovo della Diocesi di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadino.
«Con la Festa in Amicizia intendiamo dare vita ad un momento di incontro e di condivisione – ha dichiarato Francesca Di Maolo, Presidente dell’Istituto Serafico di Assisi – . La sfida è quindi quella di chiamare a raccolta tante realtà, in un intreccio di relazioni che possa aprire un cammino di consapevolezza e di attenzione rispetto alla vita di chi ci sta accanto, al mondo che ci circonda e che dobbiamo preservare» ha concluso la Presidente.
Laudato si’ è anche l’enciclica che Papa Francesco ha scritto per chiedere che tipo di mondo vogliamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi. Riprendendo le parole di San Francesco, «Laudato si’ mi signore per sora nostra madre terra», Papa Bergoglio ricorda che «nel contesto di oggi, in cui si riscontrano tante inequità e sono sempre più numerose le persone che vengono scartate, private dei diritti umani fondamentali, impegnarsi per il bene comune significa fare scelte solidali sulla base di «una opzione preferenziale per i più poveri».