Nutri e Previeni 18 Novembre 2015 13:14

Buone notizie per gli amanti del caffè

Un consumo non eccessivo di caffè, pari ad un massimo di 5 tazzine al giorno, sembra diminuire l’incidenza di morti premature per qualsiasi causa. In particolare per diabete, morbo di parkinson, malattie cardiovascolari, neurologiche e persino per i suicidi. Una buona notizia, dunque, per gli amanti della “tazzina” che temono l’arrivo del parere dell’Oms (Organizzazione mondiale […]

Buone notizie per gli amanti del caffè

shutterstock_135404954Un consumo non eccessivo di caffè, pari ad un massimo di 5 tazzine al giorno, sembra diminuire l’incidenza di morti premature per qualsiasi causa. In particolare per diabete, morbo di parkinson, malattie cardiovascolari, neurologiche e persino per i suicidi. Una buona notizia, dunque, per gli amanti della “tazzina” che temono l’arrivo del parere dell’Oms (Organizzazione mondiale della salute) previsto nei prossimi mesi e centrato su alcuni possibili rischi legati proprio al consumo di caffè.

Ad osservarlo, in quello che viene considerato il più vasto studio in materia , sono gli scienziati della prestigiosa Harvard University. I dati provengono infatti da uno studio americano, il “Nurse Health study”, che ha raccolto i dati sulla salute di circa 160.000 donne, seguite per 30 anni e di 40.000 uomini. Tutti i volontari hanno compilato questionari sulle loro abitudini alimentari ogni 4 anni. Dall’analisi degli studiosi, guidati da Ming Ding, è apparso che i consumatori moderati abituali – ossia di 3-5 tazzine al giorno di caffè – hanno mostrato meno morti premature, assumendo la bevanda sia con che senza caffeina. I benefici maggiori sono stati osservati tra i volontari che assumevano le suddette quantità di caffè giornalmente e non fumavano: tra di loro il rischio di morti premature sono risultati inferiori dell’ 8-15%.

“Ci sono sostanze bio-attive nel caffè che riducono la resistenza all’insulina e le infiammazioni sistemiche, ci sono anti-ossidanti e magnesio”, ha rilevato Ding, sostenendo però la necessità di nuove indagine per capire il meccanismo biologico della protezione ottenuta. Pubblicato sulla rivista specializzata Circulation, il rapporto osserva inoltre che la caffeina svolge un ruolo antidepressivo e questo può spiegare l’effetto positivo nella prevenzione dei suicidi.

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