Nutri e Previeni 20 Novembre 2015 16:55

Ecco perché la dieta può non funzionare

Vi siete mai chiesti perché che la vostra dieta non ha funzionato? Ecco la risposta. Uno studio israeliano che ha monitorato i livelli di zucchero nel sangue di 800 persone nel corso di una settimana, suggerisce che anche se tutti hanno mangiato lo stesso pasto, il modo con cui viene metabolizzato, è diverso da una persona all’altra. […]

Ecco perché la dieta può non funzionare

shutterstock_260498330Vi siete mai chiesti perché che la vostra dieta non ha funzionato? Ecco la risposta. Uno studio israeliano che ha monitorato i livelli di zucchero nel sangue di 800 persone nel corso di una settimana, suggerisce che anche se tutti hanno mangiato lo stesso pasto, il modo con cui viene metabolizzato, è diverso da una persona all’altra.

I risultati, pubblicati sulla rivista Cell, dimostrano le potenzialità della “nutrizione personalizzata”, un metodo che serve per aiutare le persone a identificare quali alimenti possono aiutare o ostacolare i loro obiettivi di salute.

Il livello di zucchero che si misura nel sangue è in stretta associazione con diversi problemi di salute come il diabete e l’obesità, è facile da misurare, tramite un monitoraggio continuo del glucosio nel sangue (glicemia). Gli alimenti vengono anche classificati in base all’Indice Glicemico (IG) cioè in base a come un determinato alimento influisce sulla glicemia dopo averlo mangiato. Inoltre l’IG viene utilizzato da medici e nutrizionisti per pianificare una dieta sana. Tuttavia, questo sistema era basato sui risultati di alcuni studi che verificavano le variazioni della glicemia di piccoli o medi gruppi, dopo l’assunzione degli alimenti.

Il nuovo studio, condotto da Eran Segal e Eran Elinav del Weizmann Institute of Science in Israele, ha scoperto che l’IG di un determinato cibo non è un valore prefissato, ma dipende dal singolo individuo. Per tutti i partecipanti, i ricercatori hanno raccolto i dati attraverso questionari sulla salute, misure corporee, esami del sangue, monitoraggio del glucosio, campioni di feci e un app applicata al telefono cellulare, è stata utilizzata per comunicare lo stile di vita e l’assunzione di cibo (tutte le misure sono state rilevate per un totale di 46.898 pasti). Inoltre, i volontari hanno ricevuto, per colazione, alcuni pasti standardizzati/identici.

Come previsto, l’indice di massa corporea (Imc) e l’età erano associati con i livelli di glucosio nel sangue dopo i pasti. Tuttavia, i dati hanno anche rivelato che diverse persone mostrano reazioni molto diverse per lo stesso cibo, anche se le loro risposte individuali non sono cambiate da un giorno all’altro.

“Si può pensare che la maggior parte delle raccomandazioni dietetiche  siano basate su uno di questi sistemi di classificazione, tuttavia, ciò che le persone non hanno evidenziato, o forse non hanno pienamente apprezzato, è che ci sono profonde differenze nelle risposte della glicemia tra gli uni e gli altri e questa è una grave mancanza anche negli studi fino ad ora pubblicati “, ha detto Segal, del dipartimento di Informatica e Matematica Applicata del Weizmann Institute.

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