«Qualunque titolo di giornale che abbia riportato il contrario ha detto il falso», chiarisce l’esponente M5S. Sulle liste d’attesa: «Ordinare materia per farla funzionare»
«Non sono mai stata contro i vaccini». È netta la posizione del Ministro della Salute Giulia Grillo sul tema dei vaccini. Lo ha ribadito oggi ai microfoni di “6 su Radio 1” e in realtà lo aveva già sottolineato in una intervista a Sanità Informazione durante la campagna elettorale. «Non ho capito perché mi abbiano appioppato la definizione di ministro anti vaccini. Noi nel Movimento 5 Stelle non abbiamo mai detto nulla contro i vaccini, tutt’altro, sono un presidio fondamentale di prevenzione primaria e tale rimarrà nella nostra politica» ha spiegato Grillo ricordando invece come i Cinque Stelle si siano differenziati sulle modalità di approccio: «Possono essere diversi – ha precisato – gli approcci e le modalità con cui si propone alla popolazione questo importante strumento di prevenzione, ma siamo assolutamente a favore dell’uso delle vaccinazioni. Qualunque titolo di giornale che abbia riportato il contrario ha detto il falso».
Il Ministro è poi intervenuto sul caso della donna napoletana, affetta da carcinoma alla mammella, che sui social aveva lamentato di non poter essere sottoposta tempestivamente a intervento di rimozione del tumore a causa della carenza di anestesisti: «Devo verificare, attiveremo tutte le macchine. Certamente è un problema grande che si è verificato anche in altre circostanze; dipende molto dall’organizzazione della singola struttura ma faremo tutte le verifiche».
Sul tema delle liste di attesa, dopo che la settimana scorsa aveva inviato una circolare alle Regioni chiedendo informazioni in vista di un piano nazionale per la riduzione, il Ministro ha voluto spiegare: «Nella storia delle liste di attesa è successo che nel 2010 vennero fatti due atti importanti; il primo Piano nazionale di governo delle liste di attesa e una normativa sui Cup digitali – ha ricordato il Ministro – Poi, a un certo punto, questo argomento venne politicamente abbandonato e l’impulso politico è importantissimo per spingerlo a livello centrale». Grillo ha poi ricordato che nella scorsa legislatura si era già occupata del tema in Commissione Sanità: «La difficoltà iniziale ad approcciarmi al problema è stata dovuta a tutto un insieme di leggi che negli anni erano state fatte e non sono mai state messe a sistema, quindi sarebbe un obiettivo che mi vorrei porre: ordinare la materia per farla funzionare bene. Lo Stato fa delle linee guida che le Regioni devono provvedere a realizzare, ognuna a seconda di una propria idea di struttura, che segue comunque le linee generali. L’impulso politico centrale diventa fondamentale, sia in termini di verifiche, sia in termini di finanziamento di alcuni aspetti come quello dell’informazione. Voglio perseguire con grande determinazione questa attività dando tutti gli impulsi necessari, anche se non dipende solo da me».