L’obbligo di iscrizione al maxi-Ordine delle Professioni sanitarie riguarda circa 250mila operatori interessati e prevede una procedura telematica attraverso un portale dedicato
Il decreto attuativo del Ministero della Salute del 13 marzo 2018 ha istituito i 17 nuovi albi delle professioni sanitarie, come previsto dalla riforma degli ordini (Legge Lorenzin n. 3/2018). I nuovi albi delle professioni sanitarie entreranno a far parte del maxi Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (Federazione Nazionale Ordini Tsr-Pstrp) e si aggiungeranno a quelli già esistenti dei Tecnici sanitari di radiologia (Tsrm) medica e degli Assistenti sanitari.
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Riunire in un solo ordine un numero così elevato di professioni sanitarie non è semplice; mantenere una coesione interna ed attuare un’obbligatoria distinzione delle differenti specificità professionali è la sfida a cui il super ente professionale è chiamato a rispondere.
Secondo le stime, sono 250mila i professionisti sanitari chiamati a iscriversi, dal 1 luglio 2018, ai rispettivi albi di appartenenza: dal logopedista al dietista, dell’educatore professionale al tecnico della riabilitazione psichiatrica fino ad arrivare all’igienista dentale: per poter esercitare le professioni sanitarie indicate è obbligatoria l’iscrizione all’albo. In che modo? L’iscrizione avverrà attraverso il portale dedicato: il professionista dovrà registrarsi inserendo i dati anagrafici, il titolo formativo e l’indicazione dell’Albo cui intende iscriversi. Questa autocertificazione andrà stampata, firmata, scansionata e caricata sul portale con documento di identità e poi sarà valutata dagli Ordini territoriali dei tecnici sanitari di radiologia medica insieme ai rappresentanti delle associazioni delle altre categorie (Ramr).
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A questo punto, la pratica sarà inviata al Consiglio direttivo dell’Ordine territoriale di riferimento per ulteriori verifiche. Arrivato il via libera, il professionista dovrà stampare il modulo di autocertificazione verificato, apporre la marca da bollo da 16 euro ed effettuare tutti i pagamenti richiesti: tassa di concessione governativa (168 euro) e tassa di iscrizione annua (da 80 a 120 euro). Le ricevute andranno caricate sul portale insieme alla foto per il tesserino. Dal momento del perfezionamento della domanda il consiglio direttivo dell’Ordine avrà tre mesi per esprimersi.
Come precisato sul sito della Federazione, l’esercizio di una professione sanitaria in assenza dell’iscrizione al relativo albo si configura come abusivo, perseguibile ai sensi dell’art. 348 del codice penale, così come modificato dall’art. 12 della legge 3/2018.
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