A più di un anno dall’entrata in vigore della legge Gelli, il Presidente dei camici bianchi romani traccia un bilancio: «La norma ha trasformato il campo della sicurezza delle cure, incertezze procedurali fisiologiche»
«La Legge Gelli ha trasformato in alcuni aspetti il campo della responsabilità medica, eppure sappiamo che la norma ha ancora dei ‘vulnus’, non è del tutto completa». Lo afferma Antonio Magi, Presidente OMCeO di Roma che intervenuto in occasione del seminario sulla Medicina legale organizzato alla Sapienza, traccia il bilancio dei risultati ottenuto dalla Legge 24/2017 a più di un anno dall’entrata in vigore.
«A rendere la norma incompleta è la mancanza dei decreti attuativi che dovrebbero aggiustare il tiro – commenta Magi -, a tal proposito ritengo che siano fondamentali i momenti di confronto tra professionisti competenti che possano insieme discutere delle incertezze procedurali della legge e quindi avanzare proposte interpretative e d’azione».
LEGGI ANCHE: LEGGE GELLI-BIANCO, MAGI (OMCEO ROMA): «CAPITOLO ASSICURAZIONI? CAMBIA TUTTO DA MEDICO A MEDICO»
«Il confronto fa crescere sempre – osserva il Presidente dei camici romani -, questo vale non solo per il tema della sicurezza delle cure ma per tutto». Insomma, secondo magi l’unione fa la forza e «nonostante ognuno abbia il suo parere, la sua opinione, confrontarsi e dialogare consente di arrivare ad un buon compromesso che va bene e permette anche di applicare le disposizioni di legge esistenti nella maniera più corretta possibile».