Voci della Sanità 24 Luglio 2018 16:07

Anemia feto, si apre una nuova frontiera nella diagnosi prenatale

Diagnosticata, per la prima volta al mondo sul sangue di una madre, la presenza di una anemia mediterranea nel feto portato in grembo. Una novità assoluta tutta italiana, che apre nuove frontiere nella diagnosi prenatale non invasiva. Negli istituti di ricerca del centro clinico Altamedica di Roma, si è riusciti, per la prima volta, in un […]

Diagnosticata, per la prima volta al mondo sul sangue di una madre, la presenza di una anemia mediterranea nel feto portato in grembo. Una novità assoluta tutta italiana, che apre nuove frontiere nella diagnosi prenatale non invasiva. Negli istituti di ricerca del centro clinico Altamedica di Roma, si è riusciti, per la prima volta, in un caso di routine senza sospetti, a diagnosticare la presenza della patologia con il FetalDNA Total-screen, il più recente e performante test di diagnosi prenatale non invasivo, il primo in grado di rilevare malattie non solo cromosomiche ma anche monogeniche come la fibrosi cistica o i nanismi.

“Da ormai quasi dieci anni la diagnosi prenatale non invasiva (Nipt) si sta inserendo tra i test di routine per screenare diagnosi un tempo disponibili esclusivamente con i test invasivi come la amniocentesi o la villocentesi – spiega Claudio Giorlandino, direttore generale dell’Italian college of fetal maternal medicine – . Benché ancora tutti i vecchi test Nipt non presentino le potenzialità degli esami invasivi, i più recenti sono in grado di eseguire diagnosi impensabili fino a pochi mesi fa. È il caso del FetalDNA Total-screen, il quale ha dimostrato da più di un anno di poter diagnosticare, oltre alle normali anomalie cromosomiche come la sindrome di Down e altre alterazioni del cariotipo, anche patologie come la fibrosi cistica nel sangue materno”.

Per la prima volta però il FetalDNA Total-screen è riuscito a diagnosticare anche l’anemia mediterranea. “Nonostante alcuni ricercatori di Singapore abbiano recentemente pubblicato la possibilità di eseguire diagnosi nel sangue materno come l’anemia mediterranea, finora nessuno vi era riuscito. In Italia, invece – prosegue Giorlandino – gli istituti di ricerca della Altamedica di Roma hanno diagnosticato per la prima volta la presenza nel feto della patologia. La diagnosi è stata poi confermata con un esame invasivo e per adesso, in base ai risultati ottenuti, l’attendibilità sembrerebbe pari al 100%. Oggi questo test è assolutamente tra i più performanti, al primo posto per la diagnosi prenatale non invasiva. Ricordando sempre che si tratta di uno screening”.

Tra le indagini rientrano: dalle malattie monogeniche alla fibrosi cistica e atrofia muscolare spinale materna, alla trombofilia materna ereditaria, alla presenza di agenti infettivi nel sangue materno, fino al nuovissimo screening per la predisposizione genetica della madre a partorire pretermine. Ma come funziona? “Il FetalDNA Total-screen sfrutta una nuova tecnologia – afferma Giorlandino – Si esegue il prelievo di sangue, si estrae il dna, i frammenti vengono purificati, poi un’apparecchiatura a scambio di ioni va a indagare le sequenze di frammenti di dna. L’indagine è molto più profonda ma i risultati sono veloci, disponibili al massimo in 5 giorni. Inoltre tutta la procedura, dal prelievo alla risposta, è validata a livello europeo”.

Articoli correlati
La scoperta del DNA compie 70 anni: una rivoluzione per la medicina. Ora la sfida è quella delle terapie personalizzate
In un pub di Cambridge l’annuncio della scoperta che avrebbe rivoluzionato la biologia e la medicina. Dalle malattie rare ai tumori, enormi i campi di applicazione. E sul Covid-19 gli studi del Nobel Svante Pääbo ci spiegano perché alcuni geni ereditati dai Neanderthal aumentano il rischio di malattia grave
Inquinamento, trovate pericolose nanoparticelle negli organi di feti
Per la prima volta gli scienziati hanno trovato nanoparticelle derivanti dall'inquinamento atmosferico nei tessuti e negli organi in via di sviluppo di feti già nei primi 3 mesi di gravidanza
Studio “boccia” la colonscopia, forse inutile come strumento di screening
Un importante studio pubblicato sul New England Journal of Medicine indica che l'impatto della colonscopia sulla riduzione della mortalità sarebbe minimo
Sabato screening gratuiti in piazza, l’iniziativa dell’Inrc per la salute del cuore
L’Istituto Nazionale per le Ricerche Cardiovascolari porta in piazza l’iniziativa Sabato della Salute. Dal 5 marzo un camper con attrezzature per ECG e personale medico effettuerà screening cardiologici gratuiti alla popolazione di 7 comuni del Centro Italia
«Stop ai tamponi per sanitari vaccinati, screening su popolazione a rischio». Le raccomandazioni della SItI per il post
Snellire e calibrare il contact tracing, allontanare da scuola solo alunni malati «ma distanziamento e mascherine restino»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Porpora trombotica trombocitopenica. ANPTT Onlus celebra la III Giornata nazionale

Evento “WeHealth” promosso in partnership con Sanofi e in collaborazione con Sics Editore per alzare l’attenzione sulla porpora trombotica trombocitopenica (TTP) e i bisogni ancora i...
Salute

Tumori: boom di casi nei paesi occidentali. Cinieri (Aiom): “Prevenzione attiva per ridurre carico della malattia”

Nel 2024 negli USA, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Per Saverio Cinieri, presidente di...
Salute

Tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato: lo stato dell’arte di nivolumab

Sono stati presentati al recente Congresso ASCO gli aggiornamenti degli studi relativi all’impiego di nivolumab nel tumore del polmone non a piccole cellule di stadio precoce e avanzato. Il quad...
Advocacy e Associazioni

Cirrosi epatica, i pazienti chiedono meno burocrazia e maggior accesso al teleconsulto

Nella nuova puntata di The Patient Voice, Ivan Gardini (EpaC Ets), Ilenia Malavasi (Affari Sociali) e Francesca Ponziani (Pol. Gemelli)