«Risolvere il gap infrastrutturale serve anche a dare maggiore sicurezza», sottolinea l’assessore che auspica il massimo della collaborazione istituzionale con Giulia Grillo
L’assessore Ruggero Razza custodisce la sanità siciliana dal novembre 2017, quando il governatore Nello Musumeci lo ha scelto per questo delicato incarico. Tra i temi caldi di questi primi mesi di mandato quello delle aggressioni al personale sanitario, cresciute esponenzialmente nell’isola, che lo ha spinto a varare un piano straordinario per la sicurezza nei Pronto soccorso, oltre a quello del riordino della rete ospedaliera. Tutti temi portati sul tavolo del Ministro della Salute Giulia Grillo nel suo primo incontro con gli assessori regionali in sede di Conferenza delle Regioni. «Per risolvere il tema delle violenze è necessario intervenire anche sul gap infrastrutturale: se si lavora su questo sicuramente avremo maggiore sicurezza», spiega Razza a Sanità Informazione.
Assessore, nel primo incontro con il Ministro Grillo cosa avete chiesto?
«La regione Sicilia intanto ha fatto gli auguri di buon lavoro al nuovo Ministro che è anche una nostra corregionale, affidando il massimo della collaborazione istituzionale al rapporto tra la regione e il ministero. Ci siamo concentrati su tre questioni: la riorganizzazione della nostra rete ospedaliera, che è in via di definizione, il piano per l’edilizia e le infrastrutture e il fabbisogno di medici specialisti. Su questo sono convinto che il rapporto istituzionale col Ministro sarà intenso e collaborativo».
Un altro dei temi caldi è quello delle aggressioni ai medici, molto sentito in Sicilia. Voi avete in programma altre iniziative sul tema?
«È un tema al quale abbiamo lavorato con impegno, certamente avremo occasione anche di riferire sulle iniziative che sono state assunte ma lo abbiamo fatto indirettamente, perché tanti dei problemi sulla sicurezza sono legati anche ai presidi infrastrutturali. Risolvere il gap infrastrutturale serve anche a dare maggiore sicurezza».
Pensate che il ministero debba intervenire sulla formazione dei medici?
«Il tema della formazione è uno dei temi che abbiamo affrontato col Ministro, non soltanto per dare un’adeguata risposta al fabbisogno che le regioni hanno ma c’è anche un intervento economico significativo che tante regioni compiono, la regione siciliana interviene economicamente sia per rafforzare le borse di studio per i medici specializzandi sia anche per l’organizzazione dei corsi di formazione per i medici di base. In Sicilia lo si fa attraverso un rapporto strutturato con gli Ordini dei medici e questa best practice potrebbe diventare similare in tante altre regioni».