Si è svolta presso l’Agenzia Italiana del Farmaco la prima Riunione Plenaria dei Centri partecipanti a “INTERCEPTOR”, un progetto di studio che ha l’obiettivo di identificare il “marcatore” o l’“insieme di marcatori” in grado di predire con accuratezza la conversione della diagnosi di declino cognitivo lieve (Mild Cognitive Impairment, MCI) in malattia di Alzheimer. Questo, […]
Si è svolta presso l’Agenzia Italiana del Farmaco la prima Riunione Plenaria dei Centri partecipanti a “INTERCEPTOR”, un progetto di studio che ha l’obiettivo di identificare il “marcatore” o l’“insieme di marcatori” in grado di predire con accuratezza la conversione della diagnosi di declino cognitivo lieve (Mild Cognitive Impairment, MCI) in malattia di Alzheimer. Questo, dopo 2 o 3 anni di follow-up, al fine di identificare precocemente quei pazienti che in modo appropriato potranno beneficiare di nuove terapie in corso di sperimentazione.
Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti del Comitato Coordinatore, dei quattro Centri Esperti incaricati per una lettura esperta di alcuni biomarcatori e dei 20 Centri per i Disturbi Cognitivi e per la Demenza (CDCD) in cui verranno arruolati i pazienti.
Il Progetto, che ha come promotore l’Istituto di Neurologia della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” – Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha natura strategica ed è finanziato dall’AIFA mediante l’utilizzo dei fondi confluiti nella “Riserva straordinaria per l’attività istituzionale di AIFA”.