Isabella, brasiliana, 13 anni. Aveva la sindrome dell’intestino “corto”, una malattia congenita che le causava un grave malassorbimento. Come riporta il Corriere della Sera, alla piccola in Brasile non avevano dato più speranze di guarigione; una volta in Italia è stata seguita da un team multidisciplinare del Meyer di Firenze che comprende non solo chirurghi, […]
Isabella, brasiliana, 13 anni. Aveva la sindrome dell’intestino “corto”, una malattia congenita che le causava un grave malassorbimento. Come riporta il Corriere della Sera, alla piccola in Brasile non avevano dato più speranze di guarigione; una volta in Italia è stata seguita da un team multidisciplinare del Meyer di Firenze che comprende non solo chirurghi, anestesisti e gastroenterologi, ma anche pediatri e psicologhe.
Per salvarla, l’Unità di Ricostruzione Intestinale del Meyer, guidata dal professor Antonino Morabito, ha effettuato un’operazione molto complessa: la ricostruzione chirurgica dell’intestino. Sei ore e tremila punti di sutura.
La bambina, ora dimessa, è ospitata in un appartamento della Fondazione Bacciotti attraverso la rete di accoglienza riservata ai piccoli pazienti dell’ospedale.