Il virologo avverte il Ministro Grillo: «Al primo morto di morbillo sarà giustamente sbranata dall’opinione pubblica». Poi commenta gli insulti sui social: «Squadrismo»
«Sui vaccini il Senato ha scritto una pagina infame nella storia della Repubblica, mettendo a rischio la salute dei bambini più deboli e indifesi per ingraziarsi la parte più ignorante, egoista e oscurantista del Paese. Il ministro che tace è surreale. Vergogna». Non si è fatta di certo attendere la reazione del noto virologo del San Raffaele di Milano, Roberto Burioni, in merito allo slittamento dell’obbligo di certificazione vaccinale per l’accesso alle scuole dell’infanzia per l’anno scolastico 2019-20, approvato dal Senato e ora all’attenzione della Camera.
Burioni, strenuo difensore delle vaccinazioni, ha commentato su Facebook la presa di posizione del Governo e non ha risparmiato parole dure per il Ministro della Salute, Giulia Grillo: «Un obbligo flessibile nel tempo e nello spazio: ma lei, ministro, è un medico o una poetessa? – scrive Burioni -. Smetta di dire circonvolute nullità e faccia ritirare questo vergognoso emendamento o passerà alla storia, e al primo morto di morbillo sarà giustamente sbranata dall’opinione pubblica».
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Ma la dura critica all’operato del Governo è costata al medico riminese un augurio di morte per annegamento (con tanto di indicazione dello stabilimento balneare che frequenta abitualmente) da parte di una mamma «no-vax». In un post pubblicato su Facebook, infatti, la donna ha scritto: «Ho saputo che vai al mare al n… prego di non incontrarti e in cuor mio spero che affoghi! Per ogni lacrima versata, per ogni notte insonne, per ogni discriminazione, per ogni ora tolta ai nostri figli dietro questa guerra… il mio più sonoro vaff!.». L’invettiva online, potrebbe costare alla signora una denuncia; il diretto interessato si è detto “dispiaciuto” e ha commentato l’attacco, su Twitter, con un eloquente: «Squadrismo».