Contributi e Opinioni 7 Settembre 2018 12:57

Foad Aodi e Pierpaolo Sileri per il Manifesto Buona Sanità Internazionale

L‘Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi), il Movimento Uniti per Unire e la Confederazione Internazionale Unione Medica Euro-Mediterranea (UMEM) hanno incontrato Pierpaolo Sileri, senatore del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Igiene e Sanità. Al centro dell’ incontro la presentazione e la discussione del progetto la “Buona Sanità Internazionale”, un’iniziativa che tende a […]

L‘Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi), il Movimento Uniti per Unire e la Confederazione Internazionale Unione Medica Euro-Mediterranea (UMEM) hanno incontrato Pierpaolo Sileri, senatore del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Igiene e Sanità.

Al centro dell’ incontro la presentazione e la discussione del progetto la “Buona Sanità Internazionale”, un’iniziativa che tende a “tutelare il diritto universale alla salute e promuovere campagne di prevenzione e sensibilizzazione sulle patologie emergenti per incentivare l’aggiornamento professionale, gemellaggi universitari e una collaborazione sul fronte della ricerca e dell’aggiornamento professionale”.

E ancora: gli altri punti focali del Manifesto sono: risolvere la questione dei concorsi per i professionisti della sanità di origine straniera con la deroga di poter sostenere i conper chi ha esercitato regolarmente in italia per 5 anni vista la carenza dei medici e degli infermieri in Italia; programmare i posti presso le facoltà di medicina e delle scuole di specializzazione in base ai fabbisogni del mercato di oggi e della carenza dei medici che e’ in aumento sia a livello italiano che europeo; combattere le discriminazioni e le aggressioni contro i professionisti della sanità in Italia, intervenire sulla fuga dei cervelli e dei giovani laureati all’estero promuovendo di più il loro ingresso nel mercato del lavoro compensando il numero alto dei medici che vanno in pensione.

Manifesto Buona Sanita’

“Sì a gemellaggi universitari – ha commentato il senatore Sileri -, sì a una collaborazione sul fronte della ricerca e dell’aggiornamento professionale. In un mondo globalizzato, in continuo cambiamento, anche la sanità deve fare la sua parte. È fondamentale combattere le aggressioni contro i medici nei pronto soccorso, colmare le lacune sulla mancanza dei medici ed eliminare qualsiasi discriminazione nel mondo sanitario, allargare gli orizzonti per offrire ai cittadini professionisti migliori sul campo puntando solo alla meritocrazia”.

Il Fondatore dell’Amsi e del Movimento Uniti per Unire, Professor Foad Aodi  – nonché consigliere dell’OMCEO Roma –  ha illustrato e discusso il Manifesto la “Buona Sanita’ internazionale” con il Presidente Sileri apprezzando la sua grande disponibilità ad ascoltare e approfondire i punti proposti nel manifesto dall’Amsi, Uniti per Unire, UMEM insieme all’Ong Emergenza Sorrisi e le Comunita’ del mondo arabo in Italia e tutte le comunita’ ed associazioni italiane e di origine straniera aderenti al Movimento Uniti per Unire.

E’ un momento molto delicato per il SSN e per l’esercizio della professione dei medici, infermieri, fisioterapisti, farmacisti, odontoiatri e gli altri professionisti della sanità a causa della grave mancanza di medici ed infermieri, per le continue aggressioni contro i professionisti della sanità, l’aumento del costo della medicina difensiva, le cure fai di te e l’allarmismo che si crea sulla salute dei cittadini di origine straniera e dei migranti” ha commentato il professor Aodi.

“L’Amsi – ha aggiunto il professor Aodi – nei primi 8 mesi dell’anno ha ricevuto più di 200 richieste di medici e professionisti della sanità di origine straniera per poter esercitare presso le strutture sanitarie pubbliche e private e tali richieste sono in continua crescita. Ci preoccupa molto anche perché le domande da parte dei medici italiani giovani sono altrettanto in crescita all’Amsi per poter esercitare all’estero. Bisogna lavorare in questo senso per rendere la professione medica sempre più internazionale” ha concluso.

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