Presto in Inghilterra la vendita di energy drink a bambini e ragazzi potrebbe essere vietata. Ad indirizzare il governo verso questa ipotesi, i rischi per la salute legati all’elevato consumo di caffeina e zucchero contenuti nelle bevande energizzanti. In particolare, preoccupa l’impatto che Red Bull & Co. possono avere sulla salute di denti, stomaco e […]
Presto in Inghilterra la vendita di energy drink a bambini e ragazzi potrebbe essere vietata. Ad indirizzare il governo verso questa ipotesi, i rischi per la salute legati all’elevato consumo di caffeina e zucchero contenuti nelle bevande energizzanti. In particolare, preoccupa l’impatto che Red Bull & Co. possono avere sulla salute di denti, stomaco e sonno, sull’iperattività e l’obesità dei ragazzi.
Il governo della Regina ha iniziato una consultazione di 12 settimane per decidere come affrontare la questione, che si inserisce nella più ampia strategia di lotta all’obesità, e decidere se, ad esempio, indirizzare il divieto ai minori di 16 o 18 anni. Ciò che sembra già deciso è che saranno le bevande che contengono almeno 150 mg di caffeina per litro ad essere vietate: una lattina di Red Bull da 250 ml contiene circa 80 mg di caffeina, l’equivalente di circa tre lattine di coca cola.
Non è la prima volta che Oltremanica si affronta la questione energy drink: dall’inizio dell’anno i minori di 16 anni non possono comprarli presso le principali catene di supermercati e parafarmacie, ma le bevande energizzanti sono facilmente acquistabili da altri rivenditori o ai distributori automatici.
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«I nostri bambini ne consumano il 50% in più rispetto agli altri ragazzi europei e gli insegnanti iniziano a collegare gli energy drink ad un comportamento scorretto in classe», ha commentato il segretario di Stato per la salute pubblica Steve Brine.
«Con un terzo dei bambini sovrappeso o obeso alla fine delle scuole elementari – ha aggiunto il ministro ombra Sharon Hodgson – è necessario agire in modo deciso ora, piuttosto che rimandare qualunque decisione nel futuro».
Allo stesso tempo, l’organizzazione sindacale British Soft Drinks Association ha presentato dei dati secondo i quali il consumo di bevande energizzanti di under 16 rappresenta solo il 6,5% del totale, ma ha anche aggiunto di comprendere le preoccupazioni di genitori e istituzioni e di voler aiutare i consumatori a prendere decisioni informate.
Sulla questione è intervenuto in modo critico anche Christopher Snowdon dell’Istituto degli Affari Europei, che ha definito la proposta inutile e draconiana: «Se il problema sono lo zucchero e la caffeina, perché il governo non propone il divieto su tutte le bevande zuccherate o sui caffè per i minorenni?». Reazione ovviamente opposta quella di Public Health England, sostenendo che «una misura come quella proposta è un altro passo coraggioso e necessario per combattere l’obesità infantile».
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