L’OMCeO di Milano presenta ricorso al Tar contro il Decreto Ministeriale del 9 dicembre 2015 sull’appropriatezza descrittiva. Lo ha comunicato il presidente Roberto Carlo Rossi, che ha così motivato la sua scelta: «Il Ministero a nostro convinto parere, ha esercitato il potere per finalità differenti dall’appropriatezza intesa quale appendice del diritto alla salute, confondendo il […]
L’OMCeO di Milano presenta ricorso al Tar contro il Decreto Ministeriale del 9 dicembre 2015 sull’appropriatezza descrittiva. Lo ha comunicato il presidente Roberto Carlo Rossi, che ha così motivato la sua scelta: «Il Ministero a nostro convinto parere, ha esercitato il potere per finalità differenti dall’appropriatezza intesa quale appendice del diritto alla salute, confondendo il concetto di appropriatezza dell’attività prescrittiva con quello dell’economicità delle prescrizioni nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale. Io, come Presidente di Ordine, non posso che essere fortemente favorevole all’appropriatezza prescrittiva e al buon uso delle risorse disponibili. Ma quelli del Decreto sembrano solo tagli indiscriminati». Queste le accuse mosse dall’Ordine: violazione e falsa applicazione della Costituzione, del codice deontologico medico, della legge di istituzione del Servizio Sanitario Nazionale e della legge 7 agosto 1990; difetto d’istruttoria e eccesso di potere; ingiustizia manifesta; ’irragionevolezza e illogicità manifeste; perseguimento di fini diversi da quelli previsti dalla legge