Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha risposto all’interrogazione presentata il 27 giugno scorso dalla presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Marialucia Lorefice, e da un gruppo di altri deputati M5s, per sollecitare la vigilanza sull’Ordine dei Medici di Catania, per una serie di vicende che hanno portato alle dimissioni del presidente Massimo Buscema […]
Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha risposto all’interrogazione presentata il 27 giugno scorso dalla presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Marialucia Lorefice, e da un gruppo di altri deputati M5s, per sollecitare la vigilanza sull’Ordine dei Medici di Catania, per una serie di vicende che hanno portato alle dimissioni del presidente Massimo Buscema e che saranno chiarite nelle sedi opportune.
Il ministro Grillo nella risposta all’interrogazione parlamentare inviata ieri ai deputati ha chiarito che, nel rispetto della vigente normativa, lo scioglimento di un Ordine professionale non può mai essere disposto in via esclusiva dal ministero della Salute, perché è necessario acquisire il parere della competente Federazione nazionale. Va infatti rimarcato che mai in passato sono stati sciolti Ordini professionali su esclusiva iniziativa del ministero della Salute, senza il prescritto via libera della Federazione nazionale. Ecco perché, ai fini delle ulteriori decisioni del ministero, è necessario attendere le valutazioni del Comitato Centrale della Federazione che si riunirà il 15 settembre per esaminare i presupposti per lo scioglimento dell’Ordine in questione.
«In queste settimane, il Ministero non è rimasto fermo rispetto alle notizie che arrivavano dall’Ordine dei medici di Catania. Sono sicura che tutto si chiarirà rapidamente – dichiara il ministro Grillo – L’integrità e il decoro di un ordine professionale non può essere messo in discussione a causa della condotta dei suoi dirigenti. Le professioni sanitarie hanno una missione alta, che impatta sulla vita e sulla salute di tutti noi cittadini: il ministero della Salute vigila attentamente e si aspetta dalla Fnomceo una risposta adeguata al ruolo che la professione di ogni medico impone».