Cure su misura per il singolo paziente, terapie mirate e più efficaci con minori effetti collaterali. Questi i risultati della ricerca scientifica più avanzata celebrati in occasione della ‘Giornata per la ricerca’. Il Direttore Scientifico della Fondazione Gemelli Scambia: «Ogni malattia è inserita in un contesto particolare, che è la persona stessa, quindi differisce da un caso all’altro»
Cure su misura per il singolo paziente, terapie mirate e più efficaci con minori effetti collaterali. Questi i risultati della ricerca scientifica più avanzata celebrati in occasione della ‘Giornata per la ricerca’ che si è appena conclusa al Policlinico Gemelli di Roma. Al centro dei lavori ‘La Medicina Personalizzata’ con focus sulle biotecnologie innovative, di cui ci parla il Direttore Scientifico della Fondazione Gemelli IRCCS Giovanni Scambia.
Medicina Personalizzata, cosa vuol dire?
«Terapia personalizzata vuol dire guardare alla persona e non solo alla malattia e capire che ogni malattia è inserita in un contesto particolare, che è la persona stessa, quindi differisce da un caso all’altro. Personalizzare vuol dire trattare un tumore sulla base delle caratteristiche molecolari che ha e utilizzare dei farmaci specifici».
Qual è la direzione degli avanzamenti scientifici?
«La medicina personalizzata fa parte di un filone che caratterizzerà le cure per i prossimi anni. Come sappiamo altro ruolo centrale nelle terapie del futuro ce l’hanno le tecnologie innovative, sia nelle sale operatorie sia nei laboratori, che vuol dire oggi riuscire a fare delle prestazioni di alto profilo con maggiore sicurezza e maggiore garanzia e soprattutto riuscire, per esempio nel campo chirurgico, a fare in maniera poco invasiva cose che prima si facevano in maniera molto più invasiva».
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