«Siamo pochi, faremo solo le ore spettanti». Proclamato lo stato di agitazione dei medici dell’emergenza territoriale del 118 della provincia di Foggia. I sindacati denunciano un forte stato di precarietà, che verrà acuito durante i mesi estivi, e sottolineano che il «personale, già sottodimensionato per garantire una copertura h24, si atterrà scrupolosamente all’applicazione del contratto […]
«Siamo pochi, faremo solo le ore spettanti». Proclamato lo stato di agitazione dei medici dell’emergenza territoriale del 118 della provincia di Foggia. I sindacati denunciano un forte stato di precarietà, che verrà acuito durante i mesi estivi, e sottolineano che il «personale, già sottodimensionato per garantire una copertura h24, si atterrà scrupolosamente all’applicazione del contratto nazionale e non si sottoporrà ad ulteriori sacrifici». La decisione è stata assunta a margine di numerose assemblee sindacali, tenute nelle ultime settimane, alla luce di una situazione di forte sofferenza che si protrae da ben tre anni, quando l’allora Dirigenza Aziendale azzerò alcune prestazioni in modo unilaterale, previste nell’Accordo Aziendale, tagliando servizi alla popolazione di Capitanata. Non è escluso che dallo stato di agitazione si possa anche arrivare alla programmazione di uno sciopero.