Pandemie 1 Ottobre 2018 16:56

Monitoraggio LEA: bene 14 regioni su 16, ancora “inadempienti” Campania e Calabria. In calo i ricoveri

Netto miglioramento in Puglia, Molise, Sicilia

In base all’ultimo monitoraggio crescono le Regioni che assicurano in maniera corretta i Lea, Livelli essenziali di assistenza, le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini. Nel 2016 risultano adempienti – in base ai 33 indicatori della cosiddetta “Griglia Lea” – la maggior parte delle 16 regioni monitorate, ad esclusione di Calabria e Campania che si collocano nella classe “inadempiente”.

Tali regioni, che sono sottoposte ai Piani di Rientro, dovranno superare le criticità rilevate su alcune aree dell’assistenza tra cui, in particolar modo, quelle degli screening, della prevenzione veterinaria, dell’assistenza agli anziani e ai disabili, dell’assistenza ai malati terminali, dell’appropriatezza nell’assistenza ospedaliera (es. parti cesarei). Per queste regioni, il monitoraggio delle criticità è effettuato nell’ambito degli obiettivi previsti dai rispettivi Programmi Operativi 2016-2018.

Questo in estrema sintesi il risultato illustrato nel documento “Monitoraggio dei LEA attraverso la Griglia LEA – Metodologia e risultati dell’anno 2016″, a cura dell’Ufficio VI della Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute.

Gli strumenti di monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza (LEA)

Il monitoraggio dei LEA per verificare il raggiungimento degli obiettivi di tutela della salute perseguiti dal Servizio Sanitario nelle singole regioni viene effettuato attraverso due strumenti:

 

  • la cd. “Verifica Adempimenti LEA”, a cura del Comitato permanente per la verifica dei LEA in condizioni di appropriatezza ed efficacia nell’utilizzo delle risorse (Comitato LEA)
  • il “Sistema di Garanzia”, istituito con il Decreto Legislativo 56/2000 e reso operativo dal Decreto Ministeriale 12 dicembre 2001 che prevede la raccolta, l’elaborazione e la pubblicazione di un set di indicatori rilevanti ai fini del monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza.

All’interno della “Verifica adempimenti” è inserita la cd “Griglia LEA”, annualmente aggiornata dal Comitato LEA nell’ambito dei propri lavori. Vista l’efficacia e la semplicità di lettura della stessa, il Patto per la Salute 2010-2012 all’articolo 10 comma 2, ha stabilito di utilizzarla per il monitoraggio e la verifica dei LEA, nelle more dell’aggiornamento del Sistema di Garanzia.

La Griglia LEA 2016

La Griglia LEA 2016 si compone di 33 indicatori ripartiti tra l’attività di prevenzione collettiva e sanità pubblica, l’assistenza distrettuale e l’assistenza ospedaliera erogate dalle regioni e consente di individuare per le singole realtà regionali sia quelle aree di criticità in cui si ritiene compromessa un’adeguata erogazione dei livelli essenziali di assistenza, sia di evidenziare i punti di forza dell’assistenza sanitaria erogata. Tale strumento ha acquisito negli anni una crescente visibilità mediatica, poiché attraverso un punteggio finale di sintesi consente di determinare il livello raggiunto dalla singola regione in termini di performance dei SSR.

I risultati del monitoraggio 2016

Nel documento “Monitoraggio dei LEA attraverso la cd. Griglia LEA – Metodologia e risultati dell’anno 2016”, a cura dell’Ufficio VI della Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute si illustrano gli indicatori utilizzati, la metodologia di valutazione complessiva e sintetica dell’insieme degli indicatori e i risultati ottenuti dalle regioni sottoposte alla “Verifica degli adempimenti LEA 2016” attraverso una classificazione a due livelli (adempienza, inadempienza). In considerazione del fatto che i Livelli Essenziali di Assistenza devono essere garantiti a tutti i cittadini italiani, indipendentemente dall’accesso alla quota premiale del FSR, sono presenti nella pubblicazione i dati delle regioni Valle D’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e delle Province Autonome di Trento e Bolzano. I dati, laddove disponibili, sono pubblicati per il trend temporale 2014-2016.

Come anticipato, nel 2016 risultano adempienti – in base ai 33 indicatori della cosiddetta “Griglia LEA” – la maggior parte delle 16 regioni monitorate, ad esclusione di Calabria e Campania che si collocano nella classe “inadempiente”. Tali regioni che, sono sottoposte ai Piani di Rientro, dovranno superare le criticità rilevate su alcune aree dell’assistenza tra cui, in particolar modo, quelle degli screening, della prevenzione veterinaria, dell’assistenza agli anziani ed ai disabili, dell’assistenza ai malati terminali, dell’appropriatezza nell’assistenza ospedaliera (es. parti cesarei). Per queste regioni, il monitoraggio delle criticità è effettuato nell’ambito degli obiettivi previsti dai rispettivi Programmi Operativi 2016-2018.

Analizzando il trend 2012-2016 relativamente ai punteggi della Griglia LEA, emerge che nel periodo considerato il numero di regioni “adempienti” è altalenante e tendenzialmente in crescita (10 nel 2012, 9 nel 2013, 13 nel 2014, 11 nel 2015, 14 nel 2016). Si evidenzia nell’ultimo biennio, in particolare, la conferma di Veneto, Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna su punteggi superiori a 200, il netto miglioramento di Puglia, Molise e Sicilia e la conferma di inadempienza per Calabria e Campania.

Anche nel 2016 si conferma l’importante variabilità, geografica e temporale, nell’erogazione dei LEA tra le diverse Regioni, come rilevabile nelle schede regionali e nelle tabelle/grafici per indicatore.

Per quanto riguarda il livello della prevenzione, la copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi per ciclo base (polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Hib) risulta totalmente raggiunta in Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna mentre in Valle d’Aosta, nella P.A. di Bolzano, in Friuli V.G., Veneto e Sicilia si registrano bassi livelli di copertura. La copertura vaccinale per una dose di vaccino contro morbillo, parotite e rosolia rimane ancora al di sotto del valore di riferimento; la copertura vaccinale antinfluenzale nell’anziano registra un lieve incremento nella maggior parte delle regioni, seppur decisamente al di sotto del livello soglia. L’adesione agli screening dimostra, invece, un evidente gradiente tra le regioni centro-settentrionali e le regioni meridionali; in queste ultime ad eccezione della Basilicata, non si denotano miglioramenti nel trend considerato.

Relativamente all’assistenza territoriale, si evidenzia una variabilità ancora significativa rispetto all’indicatore relativo al tasso di ospedalizzazione in età pediatrica per asma e gastroenterite che denota l’elevato ricorso ospedaliero per patologie che dovrebbero trovare adeguata risposta in altro setting assistenziale. I valori più elevati si registrano in Lombardia, Lazio, Molise, Campania Puglia e Sicilia.

Con riferimento all’indicatore sugli anziani trattati in ADI si registra un miglioramento in quasi tutte le regioni: i valori più bassi si rilevano in Valle d’Aosta, Sardegna, Lazio e Calabria. La disponibilità di posti per assistenza agli anziani nelle strutture residenziali si caratterizza per un’elevata variabilità che contrappone nettamente le regioni del nord con le regioni del centro-sud e isole; valori inaccettabili, inferiori al 2 per 1.000 abitanti anziani, si registrano ancora in Valle d’Aosta, Molise, Campania, Basilicata e Sicilia.

Per l’assistenza ospedaliera, si conferma il trend in diminuzione dei ricoveri ospedalieri per tutte le regioni ed il tendenziale miglioramento dell’appropriatezza dell’assistenza ospedaliera riscontrabile, in particolare, nella diminuzione dei ricoveri attribuiti a DRG ad alto rischio di inappropriatezza (Allegato B, Patto per la salute 2010-2012). Ancora elevata, invece, la percentuale di parti cesarei primari, con valori ben oltre i parametri di riferimento specialmente in Campania. In tendenziale aumento risulta la percentuale di pazienti con frattura del femore operati entro 2 giorni, anche nelle regioni meridionali che, tuttavia, si attestano ancora su valori inferiori al parametro di riferimento.

Quanto descritto sottolinea la necessità di monitorare il mantenimento dell’erogazione dei LEA per tutte le regioni italiane e andando oltre la valutazione della adempienza complessiva ovvero analizzando, attraverso gli indicatori della Griglia LEA, le singole aree che la compongono.

 

Articoli correlati
Vaccini, Oms e Unicef: “Oltre 120mila bambini a ‘dose zero” tra Europa e Asia Centrale”
La specialista regionale dell'UNICEF per le vaccinazioni in Europa e Asia Centrale: "Non c’è ragione per cui i bambini debbano correre il rischio di morire per malattie prevenibili con un vaccino. Dare priorità ai finanziamenti e investimenti sui programmi di immunizzazione e sistemi sanitari”
Dagli igienisti della SItI una Guida alle buone pratiche vaccinali
La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha presentato il documento "Guida alle buone pratiche vaccinali", con l'obiettivo di promuovere e garantire servizi vaccinali di eccellenza in tutto il territorio nazionale
di V.A.
Il Nobel per la Medicina ai «genitori» dei vaccini a mRNA contro il Covid e non solo
Drew Weissman, 64 anni, e Katalin Karikò, 68 anni, sono i due nuovi vincitori del Nobel per la Medicina 2023. I due scienziati hanno sviluppato la tecnologia che ha permesso, nel giro di pochissimi mesi, di sviluppare i vaccini anti-Covid a mRNA, che hanno salvato milioni di vite umane nel mondo
Covid: alta adesione degli over 60 ai vaccini ridurrebbe fino al 32% i ricoveri, le raccomandazioni nel Calendario per la Vita
Il board del Calendario per la Vita, costituito da diverse società scientifiche, ha redatto delle raccomandazioni per la campagna di vaccinazione anti-Covid per l’autunno-inverno 2023
di V.A.
Gemmato: «Presto sindrome fibromialgica grave tra malattie con diritto esenzione»
Il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha assicurato ai pazienti dell'Associazione italiana sindrome fibromialgica che il ministero della Salute e il Governo Meloni pone massima attenzione alle loro problematiche
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Sanità

I migliori ospedali d’Italia? Sul podio Careggi, l’Aou Marche e l’Humanitas di Rozzano

A fotografare le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati nel 2023 è il Programma nazionale sititi di Agenas. Il nuovo report mostra un aumento dei  ricoveri programmati e diu...