Parte al Fatebenefratelli sull’Isola Tiberina, culla ogni anno per circa 3.500 neonati, l’Ambulatorio “Mamme a 40 anni”: un servizio pensato per dare un’attenzione particolare alle donne che, per scelta o per caso, affrontano la maternità in un’età più matura. Dal mese di ottobre, le donne in gravidanza con più di 40 anni che contatteranno l’Ospedale […]
Parte al Fatebenefratelli sull’Isola Tiberina, culla ogni anno per circa 3.500 neonati, l’Ambulatorio “Mamme a 40 anni”: un servizio pensato per dare un’attenzione particolare alle donne che, per scelta o per caso, affrontano la maternità in un’età più matura.
Dal mese di ottobre, le donne in gravidanza con più di 40 anni che contatteranno l’Ospedale per una visita ostetrica, verranno prenotate, fino ad esaurimento posti, il giovedì mattina, dalle 8 alle 13, nell’ambulatorio specifico, con impegnativa del medico curante in esenzione. Qualora una gestante richieda specificatamente la visita in questo ambulatorio, troverà uno spazio per appuntamento riservato.
L’innalzamento dell’età in cui la donna decide di avere una gravidanza è un dato di fatto: in Italia nel 1990 si diventava mamme per la prima volta intorno ai 26 anni; dati Istat del 2017 ci dicono che oggi l’età si è spostata a 31,8 anni (quasi 6 anni in più). Se allarghiamo lo sguardo all’Europa (dati Eurostat, pubblicati ad inizio 2018), le mamme italiane sono le più “vecchie” al primo figlio, seguite dalle spagnole.
«Malgrado la nostra società, per motivi economici, culturali, psicologici, ritenga ormai “normale” avere un figlio a qualsiasi età, dobbiamo ricordare che fisiologicamente il picco dell’età fertile della donna è sempre a 25 anni – specificaPatrizia Forleo, Responsabile dell’Ambulatorio di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale e promotrice del progetto dedicato alle over 40 – . Con l’andare avanti dell’età, aumenta la difficoltà a rimanere incinta, cresce il rischio di aborti ripetuti, di patologie genetiche e cromosomiche (gli ovociti “invecchiano” con la donna), di sviluppare patologie in gravidanza. Tra queste, l’ipertensione arteriosa, il diabete gestazionale, l’epatosi gravidica, il ritardo di crescita. Spesso inoltre le mamme “più grandi” hanno avuto un percorso di fecondazione assistita, con conseguente aumento di gravidanze gemellari. Pertanto diventa ancora più importante stare attenti ai vari campanelli di allarme e prescrivere alle donne ultraquarantenni degli esami specifici ed eventuali ulteriori ecografie per verificare la crescita fetale» sostiene la dottoressa.
Al Fatebenefratelli sull’Isola Tiberina, in 18 mesi, dall’inizio del 2017 fino a metà del 2018, sono stati registrati 4.700 parti da mamme con età superiore ai 35 anni: di queste, il 23% sono over 40. La percentuale di aborti ripetuti in queste pazienti è di circa il 34%. Inoltre in soli cinque mesi è stato registrato l’accesso nell’Ambulatorio di Ostetricia e Ginecologia di oltre 1.200 donne ultraquarantenni in gravidanza, (una media di 60 mamme accolte, a settimana), per varie ragioni: visite, ecografie, ecc.
Un fenomeno in crescita, al quale il Fatebenefratelli all’Isola Tiberina – da sempre attento alle esigenze in continuo mutamento della società, in particolar modo del mondo femminile – non poteva rimanere indifferente.