Sono 900 i camici bianchi a partita Iva dell’Istituto di previdenza che vengono rinnovati di anno in anno. Nella stessa situazione anche 300 operatori sociali
Fine del precariato e un rapporto duraturo e stabile. Lo chiede il Senatore Udc Antonio De Poli per i 900 medici che lavorano nelle sedi territoriali INPS e che condividono il destino di tanti altri colleghi, quello della precarietà.
Questi medici, a partita Iva, svolgono funzioni medico-legali come accertamenti delle commissioni Asl per le pensioni di invalidità. «L’Esecutivo – continua De Poli – garantisca a queste figure professionali, così come a 300 operatori sociali, prevalentemente psicologi, che hanno le stesse condizioni contrattuali dei medici convenzionati, di avere un rapporto di lavoro duraturo e stabile».
De Poli ha presentato a Palazzo Madama un’interrogazione parlamentare indirizzata al ministro della Salute Giulia Grillo e al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Luigi Di Maio. «Parliamo di figure professionali che non hanno ferie e malattia – conclude De Poli – Sono medici che vengono rinnovati di anno in anno. È una precarietà insopportabile che umilia il lavoro e il profilo professionale dei medici».