«Chiediamo che il Ministro della Salute Giulia Grillo intervenga per lo stralcio, da parte dell’Inps, di quelle parti del Piano della Performance incompatibili con il Codice di Deontologia Medica, e istituisca un Tavolo sulle problematiche della Medicina fiscale». Torna a parlare del “caso Inps” il Presidente della Fnomceo Filippo Anelli, a una settimana di distanza […]
«Chiediamo che il Ministro della Salute Giulia Grillo intervenga per lo stralcio, da parte dell’Inps, di quelle parti del Piano della Performance incompatibili con il Codice di Deontologia Medica, e istituisca un Tavolo sulle problematiche della Medicina fiscale». Torna a parlare del “caso Inps” il Presidente della Fnomceo Filippo Anelli, a una settimana di distanza da quando, intervistato da Il Fatto Quotidiano, aveva utilizzato parole durissime per bocciare il “Piano della performance” dell’Istituto di previdenza, la Determinazione n° 24 del 13 marzo 2018, che, tra gli obiettivi per i medici, prevede anche ‘revoche prestazioni invalidità civile’ e ‘annullamento prestazioni dirette malattia’ nell’ambito delle visite di controllo.
«Non siamo i medici dello Stato ma del cittadino – aveva dichiarato Anelli a ‘Il Fatto’ il 9 ottobre -. Questo incentivo, se confermato, è un’aberrazione per la professione medica e segna il tradimento di principi costituzionali. Chiunque debba valutare, sappia che siamo contrari».
«Abbiamo molto apprezzato gli interventi, a difesa della libertà, autonomia e indipendenza dei medici, e a tutela della salute dei cittadini, che in questi giorni si sono succeduti – aggiunge ora Anelli -: quelli del presidente dell’Ordine dei Medici di Milano, Roberto Carlo Rossi e dei Sindacati medici, innanzitutto, che sono insorti, insieme alla Fnomceo, a difesa della nostra Professione; quello del Ministro della Salute Giulia Grillo, che ha sottolineato come il revocare prestazioni per raggiungere obiettivi economici violi il nostro codice deontologico; quello del Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato Pierpaolo Sileri e della capogruppo M5S della Commissione Affari Sociali alla Camera Celeste D’Arrando, che ci hanno espresso la loro vicinanza; quelli delle associazioni rappresentative degli invalidi civili e dei cittadini, perché anche noi medici siamo cittadini posti dalla Legge a tutela dei diritti dei cittadini».
«Lanciamo dunque il nostro appello al Ministro della Salute Giulia Grillo, che ha dimostrato di saper comprendere così bene il ruolo dei Medici, per i quali i principi del Codice deontologico verranno sempre prima di ogni ragione di bilancio – conclude il presidente Fnomceo -. Sediamoci, tutti insieme, a un Tavolo dedicato a questa materia così multiforme e complessa, per sanare tutte le ingiustizie che vedono oggi vittime i nostri colleghi della Medicina fiscale e legale. Urge superare questa situazione di stallo, stipulando in tempi brevi l’Accordo Collettivo nazionale per disciplinare il rapporto di lavoro tra l’INPS e i medici fiscali, e stabilizzando anche i medici convenzionati esterni che, da precari e senza le minime tutele di legge – ferie, malattia, maternità – collaborano con l’Istituto, per svolgere tutti gli adempimenti medico legali in ambito assistenziale e previdenziale di competenza dei Centri medico legali. Occorre modificare questi assurdi obiettivi di performance che collidono con la Deontologia e la coscienza. È necessario restituire serenità lavorativa e di vita a tutti questi colleghi, che da anni svolgono funzioni delicatissime per il Paese, a garanzia dei diritti dei cittadini più fragili».
Fonte dell’articolo: FNOMCeO