Forbes in un recente articolo elenca i benefici che la blockchain può garantire al settore sanitario, dalla sicurezza dei dati ad una maggiore collaborazione tra ricercatori: «Lo sviluppo delle potenzialità di questa nuova tecnologia sono ancora agli albori, ma non possiamo ignorarla»
Uno dei modelli verso cui la sanità globale si sta orientando è il cosiddetto “Value-Based Care”, che porta a ‘premiare’ strutture sanitarie e medici in base agli esiti e ai risultati ottenuti dai pazienti. Come evidenziato da Forbes, dar vita ad un modello di questo tipo richiede dei sistemi informatici costantemente aggiornati, in grado di adattarsi e cambiare insieme all’evoluzione dell’assistenza. Si tratta di un qualcosa che gli attuali sistemi informatici non sono in grado di assicurare. Già adesso, come puntualizzato su Forbes da Andrew Rossow, «riescono a mala pena a tener la testa fuor d’acqua, immersi tra cartelle cliniche e ricerche scientifiche in un volume esorbitante di dati che aspettano di essere registrati». Ma forse una soluzione c’è, e si chiama blockchain.
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La ‘catena dei blocchi’ è una tecnologia relativamente nuova in grado di assicurare rapidità, trasparenza e sicurezza dei dati che vi vengono registrati. Ha infiniti ambiti di applicazione, e uno di questi è proprio quello sanitario, in cui potrebbe garantire una serie di importanti elementi:
LA SICUREZZA DEI DATI SANITARI
Per iniziare, Forbes sottolinea quanto, ad ogni modo, la priorità principale debba essere sempre costituita dai dati dei pazienti. Sensibili per antonomasia, la privacy e la sicurezza di queste informazioni è infatti prevista e tutelata da diversi strumenti legislativi in ogni Paese. La blockchain potrebbe rendere più semplice garantirne la sicurezza, criptando i dati e assicurandone l’accessibilità solo a coloro che sono responsabili del loro inserimento nella catena. In questo modo, quelle informazioni non potranno essere alterate. Principi che possono essere facilmente applicabili anche, ad esempio, a ricette mediche o trial clinici.
MAGGIORE COLLABORAZIONE TRA RICERCATORI
È proprio il mondo della ricerca che potrebbe altresì beneficiare dei vantaggi della blockchain: «Se ricercatori e inventori inserissero i loro dati su questa tecnologia – scrive ancora Forbes – potrebbero facilmente condividere le informazioni che ottengono, mantenendo al contempo l’integrità, la sicurezza e la privacy dei titolari dei dati».
SISTEMI DI GESTIONE FINANZIARIA E AMMINISTRATIVA
L’intelligenza artificiale è in grado di calcolare e valutare in modo molto più efficace le entrate ed i costi di un’attività. Può quindi esaminare e minimizzare eventuali sprechi. Allo stesso modo, può semplificare le procedure amministrative, rendendo più efficienti le diagnosi, riducendo gli errori medici e, alla lunga, anche i tassi di mortalità.
«Lo sviluppo delle potenzialità della blockchain è ancora agli albori – conclude Forbes – ma non possiamo ignorare questa tecnologia. Per comprendere le sue enormi potenzialità nel settore sanitario dobbiamo iniziare a ‘giocare a fare i dottori’ con le sue capacità. Alla fine, gli operatori sanitari avranno a disposizione opzioni efficaci per migliorare gli attuali sistemi; l’intelligenza artificiale potrà gestire enormi quantità di dati, la cui sicurezza sarà garantita dall’eliminazione degli intermediari, restituendo il controllo ai pazienti. E alla fine, questa tecnologia contribuirà a salvare delle vite».
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