Il Congresso “Global Management for Advanced Heart Failure“, che si terrà il 26 e 27 ottobre prossimi a Roma sarà l’occasione per presentare il nuovo programma del Policlinico Umberto I per la gestione dei pazienti affetti da insufficienza cardiaca avanzata tramite impianto di sistemi di assistenza ventricolari, noti come VAD (Ventricular Assist Device) realizzato in […]
Il Congresso “Global Management for Advanced Heart Failure“, che si terrà il 26 e 27 ottobre prossimi a Roma sarà l’occasione per presentare il nuovo programma del Policlinico Umberto I per la gestione dei pazienti affetti da insufficienza cardiaca avanzata tramite impianto di sistemi di assistenza ventricolari, noti come VAD (Ventricular Assist Device) realizzato in collaborazione con la Penn University di Philadelphia.
Durante la due giorni di lavori, presieduti dal Professor Francesco Fedele, Direttore UOC Malattie Cardiovascolari del Policlinico Umberto I e Direttore della Scuola di Specializzazione in Cardiologia della Sapienza Università di Roma, verranno fornire nozioni sulle nuove tecnologie in ambito medico, andando ad approfondire in particolare la fisiopatologia, le metodiche diagnostiche e il trattamento dell’insufficienza cardiaca avanzata. Patologia che per tassi di mortalità e di riospedalizzazione è considerata l’epidemia del terzo millennio. Nella Lazio, nel 2017, i ricoveri per Insufficienza Cardiaca sono stati 16.122, 634 dei quali registrati al Policlinico Umberto I.
Allo stato attuale il San Camillo di Roma è il centro di riferimento regionale per il trapianto cardiaco ed i VAD che però insieme alla attività del Policlinico Gemelli, altro centro identificato per l’impianto dei VAD, non riescono a far fronte alle necessità del territorio. Il Policlinico Umberto I, con il nuovo programma, può andare a colmare un importante divario che esiste nel Lazio tra le necessità dei pazienti affetti da insufficienza cardiaca avanzata di ricevere un terapia con VAD e il reale numero di impianti.
Il programma del Policlinico Umberto I per la gestione dei pazienti affetti da insufficienza cardiaca avanzata, è potenziato e valorizzato dalla multidisciplinarità d’intervento, con il coinvolgimento di più figure specialistiche che, in un crescendo assistenziale, realizzeranno il nuovo programma VAD,
L’obiettivo è costituire un punto di riferimento per l’assistenza di eccellenza, non solo per i cittadini romani e della regione, ma di rilevanza nazionale e internazionale.
«I tempi sono maturi per vivere un momento molto importante nella storia del Policlinico Umberto I – dichiara il Professor Francesco Fedele – che può riappropriarsi, nuovamente, della sua centralità, non solo geografica ma anche di prestigio, nella gestione dei pazienti affetti da insufficienza cardiaca avanzata, purtroppo sempre più numerosi e ad altissimo rischio di mortalità e morbilità. Nonostante le competenze e le eccellenze di straordinario livello, il Policlinico Umberto I ricopre talora un ruolo non di prima linea nel trattamento dei pazienti complessi – sottolinea Fedele – che vengono spesso dirottati ad altre strutture, con ripercussioni eticamente ed economicamente svantaggiose».
Il Congresso del 26 e 27 ottobre prossimi, al quale parteciperà anche il professor Paul Mather della Penn University di Philadelphia, si pone in continuità con altre attività già organizzate dalla cattedra di Cardiologia, quali Il Cuore del Policlinico per la Città di Roma nel dicembre 2004 ed Il Cuore del Policlinico batte sempre più forte per la Città di Roma nel giugno 2011.