Un meeting scientifico per ricordare, a dieci anni dalla sua scomparsa, il chirurgo Patrizio Parisini, che ha diretto per 18 anni la Divisione di Chirurgia Ortopedica traumatologica vertebrale dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. L’appuntamento con il “Memorial Patrizio Parisini” – organizzato dall’Istituto Ortopedico Rizzoli e dalla Società scientifica SICV&GIS – è per il 23 e […]
Un meeting scientifico per ricordare, a dieci anni dalla sua scomparsa, il chirurgo Patrizio Parisini, che ha diretto per 18 anni la Divisione di Chirurgia Ortopedica traumatologica vertebrale dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.
L’appuntamento con il “Memorial Patrizio Parisini” – organizzato dall’Istituto Ortopedico Rizzoli e dalla Società scientifica SICV&GIS – è per il 23 e 24 novembre allo IOR (Sala Vasari): otto sessioni dedicate alla chirurgia vertebrale e
al trattamento delle deformità del rachide, dalle tecniche innovative per le scoliosi severe e per le cifosi agli interventi alle ernie del disco lombare fino ad un approfondimento sulle infezioni in chirurgia vertebrale.
«Era un chirurgo della schiena espertissimo – ricordano i suoi colleghi, organizzatori della due giorni – che ha portato il Rizzoli a diventare un punto di riferimento nazionale ed internazionale per le patologie più complesse della colonna vertebrale, in particolare per le deformità come la scoliosi». Parisini iniziò a lavorare all’IOR nel 1968 subito dopo la laurea all’Università di Bologna, acquisendo una vasta esperienza nel trattamento chirurgico e conservativo delle affezioni che possono colpire la colonna vertebrale, sia per quanto riguarda le deformità (scoliosi e cifosi), sia per le forme degenerative.
«Era noto a tutti i pazienti, ai colleghi e a tutto il personale dell’Istituto per le sue straordinarie capacità professionali ed anche per una non comune grande umanità – prosegue la dottoressa Tiziana Greggi, responsabile scientifico del Memorial -.
Con grande riconoscenza ed affetto, gli allievi che hanno continuato a diffondere ed applicare gli insegnamenti da lui ricevuti, assieme ai collegi ed agli amici, sono onorati di ricordarlo, affrontando temi scientifici e clinici relativi al trattamento di
patologie vertebrali».