Il medico ospedaliero che svolge attività di libero professionista intramoenia non è tenuto a corrispondere in prima persona l’IRAP perché il tributo è di competenza dell’azienda sanitaria. La Corte di Cassazione con la sentenza del 13 gennaio 2016 n. 360 ha chiarito che, in ambito di contratto collettivo decentrato sull’ALPI (Attività Libero Professionale Intramuraria), l’onere […]
Il medico ospedaliero che svolge attività di libero professionista intramoenia non è tenuto a corrispondere in prima persona l’IRAP perché il tributo è di competenza dell’azienda sanitaria.
La Corte di Cassazione con la sentenza del 13 gennaio 2016 n. 360 ha chiarito che, in ambito di contratto collettivo decentrato sull’ALPI (Attività Libero Professionale Intramuraria), l’onere del pagamento dell’imposta grava sui pazienti, mentre le tariffe del servizio reso sono nella disponibilità dell’Asl che ridetermina le tariffe sulla base delle voci di costo.
La Corte ha, inoltre, evidenziato che l’attività libero professionale intramoenia è assimilabile al reddito da lavoro dipendente e che i medici restano estranei al rapporto tributario che nasce tra Asl e paziente.
In conclusione, l’onere dell’IRAP è a carico esclusivo dell’azienda e l’ASL è tenuta a restituire le somme illegittimamente trattenute ai medici a titolo di l’IRAP sulle attività intramoenia.